
Pulizia spiagge
Viareggio, 15 dicembre 2019 - Un impietoso dossier su una riserva naturale lasciata nel degrado. Lo hanno elaborato gli attivisti di Legamebiente alla luce di numerosi sopralluoghi nella macchia di Migliarino San Rossore. La fotografia che ne emerge è impietosa: presenza di rifiuti in varie zone dell’area, passerelle e staccionate rotte, cartelli divelti. Il tutto nonostante le numerose segnalazioni alle autorità competenti. Insomma maleducazione e inciviltà dilagano in un ambiente che dovrebbe essere protetto e tutelato e che invece, stando a Legambiente, viene abbandonato a se stesso con controlli ridotti al minimo se non a zero.
I dettagli del "dossier Lecciona, violazioni e degrado" sono stati illustrati nel corso dell’annuale festa del circolo di Legambiente. Varie considerazioni sorgono dall’analisi dei dati forniti da tale lavoro. Una delle prime si basa sull’evidenza che per ciascun sopralluogo effettuato sono state costantemente rilevate varie infrazioni, ben illustrate dalla documentazione fotografica. "E ’ verosimile e ragionevole supporre – si legge nelle conclusioni del dossier – che i disinvolti comportamenti di fruitori che non si preoccupano di rispettare il regolamento del Parco o le minime norme di civile educazione, specie nei giorni di maggior afflusso, si traducano in una consuetudine sconsiderata e reiterata senza rischio di essere sanzionati. Viene immediata una riflessione sulla carenza di controlli da parte degli organi istituzionali di vigilanza desumibile proprio da tali comportamenti. La presenza di personale di vigilanza addetto costitui- rebbe, già di per sé, un deterrente efficace contro comportamenti disinvolti e maleducati da parte dei fruitori dell’area. L’assenza di tale personale, almeno durante i numerosi sopralluoghi effettuati, è una costante". L’associazione ricorda che chi frequenta il Parco, oltre a riportare a casa gli eventuali rifiuti prodotti, dovrebbe assumere funzioni di sentinella nei confronti degli abusi, segnalando le mancanze a Polizia muncipale, Vigilanza del Parco, Carabineri forestali e Capitaneria di porto.
I volontari guidati dal presidente Riccardo Cecchini hanno provveduto, durante l’anno che sta per chiudersi, a inviare numerose segnalazioni sui vari danneggiamenti riscontrati e documentati, ma non hanno sortito gli effeti sperati. Gli arredi restano danneggiati, così come numerosi veicoli di ogni tipo sono stati parcheggiati fuori dagli spazi consentiti. Le sbarre su via dei Comparini e nel Vialone si presentano spesso rotte o alzate. I rifiuti alimentari costituiscono mangime per i cinghiali, mentre proliferano gli accampamenti abusivi, vi è manomissione e distruzione di cartellonistica, di percorsi pedonali sull’arenile e staccionate e anche asportazione di materiale legnoso.
Legambiente tiene a sottolineare che durante il periodo di osservazione 2019, si è riscontrata una continua carenza di contr olli da parte degli enti istituzionali preposti alla vigilanza. E nel corso della passata stagione non sono state effettuate, ricorda l’associazione, le necessarie e auspicabili opere di manutenzione e pulizia straordinaria, nonostante le varie segnalazioni dopo i sopralluoghi dei propri volontari. L’obiettivo del rapporto è quello di divulgare l’operato dei volontari sulle tematiche relative alle tutele delle aree protette.
Walter Strata