
Covid (Foto d'archivio Imagoeconomica)
Versilia, 29 marzo 2021 - Ha lottato per settimane in un letto dell’ospedale di Cisanello. Si è arreso ieri per le complicazioni dovute dal Covid, Sergio Caccia, 84 anni compiuti il 27 marzo, noto imprenditore della Versilia e marito della signora dei gioielli Paola Ungheria che ancora è ricoverata per il virus (in via di miglioramento dopo giorni di terapia intensiva).
L’imprenditore è una delle cinque vittime che la Versilia ha pianto ieri in un giorno solo. Sono infatti deceduti anche Giuseppe Parenti 62 anni di Viareggio, Adua Andreina Raffo 85 anni anni di Viareggio, Rosalba Coli, 82 anni, pure lei di Viareggio e Antonio Franceschi, 86 anni di Camaiore. Per tutti i decessi spetterà poi all’istituto superiore della Sanità stabilire se sia sia trattato di morte per covid o con covid.
L’imprenditore Sergio Caccia era nato a Pordenone, figlio di Irene e del commendatore Anselmo Caccia con cui si trasferì giovanissimo, assieme agli altri quattro fratelli, a Pietrasanta. Il padre da imprenditore tessile si convertì al settore lapideo avviando la storica ditta Pandolfini (che si occupava soprattutto di commesse internazionali di architettura religiosa) nella zona di Pontestrada, adiacente all’elegante villa padronale, ricoprendo a lungo la carica di presidente dell’associazione degli industriali del marmo proprio nel momento della ripartenza economica nel Dopoguerra. Sergio ha avuto una formazione culturale di livello, studiando in collegio e Firenze mentre la sua casa era punto di riferimento di esponenti dell’imprenditoria e della nobiltà.
A Pietrasanta ancora ricordano quando fu ospitata la principessa Maria Beatrice di Savoia (del resto la figlia Clara Caccia si era sposata con il barone calabrese D’Ippolito). In collegio a Londra Sergio Caccia conobbe la prima moglie Cristina Pravedoni da cui ha avuto i tre figli Stefano, Ilaria e Francesco, dividendosi tra la famiglia e il commercio del marmo. E i tanti viaggi in Sud America dove vivevano i suoceri. Rimasto vedovo nel 1991, Sergio Caccia ha poi incontrato Paola Ungheria, notissima imprenditrice del settore dei preziosi, con cui si è sposato nel 1994 trasferendosi a vivere in Galleria d’Azeglio a Viareggio. Persona elegante e generosa, Caccia fino all’ultimo ha continuato a dedicarsi al lavoro. Poi il Covid ha colpito la famiglia, contagiando lui, l’anziana suocera e la moglie Paola, dividendo crudelmente i destini di quel nucleo così affiatato. Ad arrendersi e’ stato Sergio Caccia «in modo improvviso - racconta il figlio Stefano - visto che solo venerdì mi è stata data la possibilità di vederlo e parlarci a distanza». I funerali si terranno questo pomeriggio alle 15,30 in Duomo a Pietrasanta.
Francesca Navari