
Il Consorzio ha attivato anche degli strumenti a risparmio energetico
CAMAIORE-MASSAROSAL’unione del Consorzio di Bonifica Toscana Nord con i comuni di Camaiore e Massarosa ha un obiettivo, cioè di "realizzare una comunità energetica rinnovabile in tutto il territorio gestito", come dichiara Dino Sodini, presidente del Consorzio.
E’ con queste parole che Sodini raccoglie l’appello della sindaca di Massarosa Simona Barsotti. Il presidente ricorda il grande impegno del Consorzio nell’ambito ecologico: "da anni abbiamo intrapreso un percorso di rinnovamento mettendo in campo strategie ecologiche che puntano ad aumentare la produzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili, insieme ad altre strategie inserite nel piano dell’ambiente e delle energie rinnovabili".
L’urgenza nasce, come afferma Sodini, dalla dichiarazione di emergenza climatica del 2019, perchè "ciò che è accaduto negli ultimi anni dimostra che dobbiamo riuscire a renderci il più possibile indipendenti dalle variabili legate ai costi dell’energia".
Quanto hanno funzionato le strategie messe in atto dal Consorzio? A parlare sono i numeri: dal 2019 al 2023, per esempio, è aumentata l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, con un incremento circa del 322%. Le previsioni sono di realizzare altri 5 impianti fotovoltaici: tettoia sede di Viareggio (ormai pronta per entrare in funzione), idrovore di Brugiano, Rannochiaio e Vecchiano, una nuova sede di Massa.
Il target per il 2025 è di ridurre la produzione di anidride carbonica pari alla piantumazione di oltre 9 mila alberi. Sarà tutta energia destinata soprattutto all’autoconsumo per le sedi e per gli impianti idrovori che servono a tenere asciutte e in sicurezza ampie porzioni del territorio gestito: come afferma Sodini "sono impianti che in buona parte restano accesi tutto l’anno in zone che altrimenti si allagherebbero con facilità. Durante i periodi piovosi il Consorzio consuma grandi quantità di corrente per poter azionare gli impianti idrovori".
Sono diversi i vantaggi di questo tipo di comunità energetiche, come dichiara il Presidente: "favoriscono l’autoconsumo a livello locale e sono l’unica soluzione per usufruire degli incentivi statali erogati dal Gse sulla produzione di energia derivante da fonti rinnovabili. Nel 2023 - conclude - abbiamo speso oltre 800 mila euro di energia per far funzionare le idrovore sul territorio".
Il Consorzio, così, partecipa alle Comunità energetiche rinnovabili, sia come produttore che come consumatore. L’obiettivo? Riuscire ad abbattere i costi vivi di funzionamento e destinare ulteriori risorse ai territori e agli interventi di riduzione del rischio idraulico.