REDAZIONE VIAREGGIO

Come è cambiata la movida Viaggio fra mode e locali storici

C’erano una volta il Midhò, il Kama Kama, il Frau Marlene, la Canniccia e tanti altri

La lista discoteche e locali che non ci sono più cresce di anno in anno, spazzata via prima dal cambio di costumi e delle abitudini, poi dall’avvento dei discobar, dalle crisi (prima quella del 2007-2008 e poi quella da Covid-19) e da una concorrenza sempre più agguerrita. Oltre all’acerrima nemica Romagna, oggi si annoverano tra le mete preferite del divertimentificio europeo il Salento, Ibiza, Formentera, Mikonos, le Baleari e perfino la Turchia.

Sembrano lontanissimi i tempi nei quali in Versilia si vedeva il jet set internazionale esibirsi: c’erano concerti di superstar e serate dance con i top deejay, nascevano tendenze, si giravano scene di film e programmi tv. E tra incontri e baci rubati alle notti nascevano flirt, avventure estive e grandi amori resi immortali da tanti film, tra cui il mitico “Sapore di Mare”. La nostra costa non ruggisce più da anni e chissà come andrà a finire negli anni 2020 con la pandemia da Covid-19. Un tempo c’erano: il Midhò vista mare a Forte dei Marmi, chiuso; la Canniccia da 10mila metri di parco e 5 piste a Marina di Pietrasanta, che diventerà un mini autodromo; il Cavalluccio a Lido, per tutti il “Cava” con il tetto che si apriva magicamente; il trasgressivo Frau Marlene sulla Marina a Torre del Lago; il Victoria a Focette dove il deejay Marco Bresciani lanciò il suo “Zibaldone Musicale”; l’elegante Faruk a Tonfano, tuttora attivo. Andando più indietro nel tempo torna alla memoria il Gancino a Stiava, la Cicala a Fiumetto, il Gambino a Torre del Lago, il Linus a Capezzano Pianore, poi diventato Kama Kama con un successo (house) planetario, oggi soppiantato da una rotonda di scorrimento. E ancora l’Agorà di Lido di Camaiore, e il mitico Piper sulla Terrazza a Viareggio, locale che alimentò il mito degli anni ‘60: aperto nel 1965, era stato tra gli antesignani dell’onda pop & beat con Mal, Patty Pravo, Four Kents, Le Pecore Nere e dj che miscelavano r&b. La chiusura è datata nel 1972 dopo un’estate memorabile con il meglio dell’epoca (Brian Auger, Genesis, Rory Gallagher, Van Der Graaf Generator, etc) e gli alfieri del nascente prog italiano (il Banco, la Pfm, Trip e Osanna).

Per un po’ di “buriana” Made in Viareggio chi non ha mai sentito menzionare il Santa Monica, il galeone che era attraccato sul Molo? Che fu location di tante serate mitiche dal 1961 al 1978, anno in cui prese fuoco: fu discoteca, bar e set di film come “Ua vita difficile” con Sordi e “Frenesia dell’estate” con Gassman. Una vita che sembra tornata difficile mentre la frenesia dell’estate è quasi scomparsa.

Dario Pecchia