REDAZIONE VIAREGGIO

"Città Giardino è un autodromo"

Residenti e commercianti preoccupati per le vetture che sfrecciano veloci soprattutto in viale Buonarroti

Vive d’estate e dorme d’inverno. E’ Città Giardino, il quartiere tra la pineta e il mare che va in letargo come gli orsi. Le attività si concentrano sulla strada principale, via Buonarroti. "C’è lo spaccio in pineta qui davanti — sostiene Valentina Pardini del panificio Gabriele — e le auto camminano davvero forte. Servirebbero anche più parcheggi, a alcune automobili capita di dover mettere l’auto sul marciapiede. Ci sono stati furti negli anni passati ma nel complesso la zona è tranquilla. D’inverno di pomeriggio gira pochissima gente, ma d’estate si popola". Le auto sfrecciano troppo anche per Francesco Lari. "La mattina volano — dice il titolare “Da Francesco - Le primizie“ — poi quando inizia a far buio comincia lo spaccio in pineta. Poi è capitata anche qualche incursione notturna nel negozio l’anno scorso. Ma il punto è che d’inverno non c’è nessuno, anche se lavoriamo con chi abita in altri quartieri". Lari che ha l’attività da cinquanta anni ha visto anche il cambiamento della zona. "Un tempo c’erano i Nannini, i Moratti, i grandi nomi, oggi ci sono notabili ma non famosi". Ma i problemi non mancano. "I parcheggi: bisognerebbe farne alcuni a pettine. E poi ci sono tanti che non lasciano l’immondizia in maniera consona".

I fondi in via Buonarroti sono tutti in attività, però manca un bar. "Questo incide — sottolinea Daniela Pezzini della tabaccheria La Mima — ma è stata la chiusura del Pappagallo all’angolo con via Zara che ha cambiato le cose. Come prima la chiusura del distributore. Anche perché quell’angolo avrebbe bisogno di essere messo meglio. Qualche negozio in più non guasterebbe. Hanno aperto tante agenzie immobiliari, però non c’è un mini market, questo è un problema soprattutto per le persone anziane. Poi servirebbe anche un’illuminazione maggiore, perché nei pomeriggi d’inverno non c’è nessuno. Passano solo i pullman extraurbani". Un altro punto nevralgico è l’incrocio tra via Zara e via Buonarroti. "Ci sono auto che arrivano in controsenso dal mare, sulla corsia che è diventata pista ciclabile. Ho sentito spesso discussioni tra ciclisti e automobilisti", spiega Barbara Dominoni Ferrari dell’omonima edicola. "Sono state fatte delle lettere dai residenti — spiega l’edicolante — per chiedere che venga messo un lampeggiante ma per ora non si è visto niente". "In questo tratto comunque con una sola corsia è calato anche il movimento, poi la chiusura del bar ha fatto il resto. D’inverno c’è pochissima gente, ma il punto è che non il quartiere non si ripopola. E in zona Duca D’Aosta non ci abita quasi più nessuno".

A.G.