Chi spaccia vuole solo banconote

"Scusi, mi può cambiare 5 euro in spiccioli per il parcheggio?". Quante volte capita di entrare in un bar a corto di monetine. Ma attorno alla Pineta di Ponente, e in altre zone di sera, arrivano persone che hanno tanti soldini di metallo, e ai gestori dei locali aperti chiedono in cambio banconote. Curioso, ma non troppo. Dipende dalle serate, e dai momenti: arrivano giovani e meno giovani perché, come sanno bene alcuni esercenti, hanno bisogno di mutare in cartamoneta le monetine che hanno elemosinato durante la giornata. E per una triste ragione: gli spacciatori non vogliono denaro pesante e ingombrante. Servono banconote da 5 e 10 euro per pagare la dose, qual che sia la droga richiesta. In Pineta come nelle piazze gli spacciatori cercano di avere addosso meno roba possibile, una dose per volta, e non troppi soldi che in caso di arresto vengono considerato frutto dello spaccio. E così tanti disperati chiedono un euro a chi incontrano, e quando hanno messo insieme la somma necessaria girano bar e ristoranti per farsi dare il cambio in banconote. Forse, tra chi scassina le macchinette di bibite e snack nelle strutture sanitarie, ci sono anche tossicodipendenti. O barboni. Ma alla fine del giro c’è la sosta in un locale pubblico per avere soldi di carta.