Ritrovato Gero: per il cane scomparso tremila volantini e una mobilitazione di 4 mesi

Il cucciolo era arrivato in Versilia "in vacanza" con la sua famiglia perdendosi

Il cane Gero

Il cane Gero

Lido di Camaiore (Lucca), 9 dicembre 2021 - Ci sono voluti più di 4 mesi di ricerche. C’è voluta inventiva, tenacia e un enorme dose d’amore per gli animali. Ma alla fine, dopo aver vagabondato per i campi del Lido, Gero adesso è al sicuro. Accolto nel canile rifugio dell’associazione "Nati Liberi Versilia", in attesa di essere adottato. Gero è un meticcio, il pelo nero spruzzato di bianco. Aveva appena 5 mesi quando, con la sua prima famiglia adottiva era arrivato in vacanza a Lido di Camaiore. E qui, il 29 giugno, è scomparso. Incuriosito dal mondo, dai suoi odori, dall’impeto di scoprire si è allontanato da casa facendo perdere ogni traccia. I suoi padroni hanno provato a cercarlo, con il supporto delle associazioni locali; ma, terminata la vacanza, sono tornati a casa. E Gero invece è rimasto qui, a fare una vita randagia e invisibile. Grazie però alla rete del volontariato animalista, coordinata da Simona Galeotti e Marco Zeni, le ricerche non si sono fermate: sono stati affissi 3mila volantini e gli appelli per ritrovarlo sono rimbalzati sulle bacheche Facebook di tutta la Versilia. Per giorni non è arrivata nessuna segnalazione.

La prima speranza si è accesa un mese dopo la scomparsa, ad agosto. Quando un residente ha stato segnalato la presenza di un cane "nero, col muso bianco", in una terreno del Lido. E lì che Marco e Simona hanno piazzato una fototrappola, che ha immortalato proprio lui, Gero. "Era vivo. Dalle immagini – spiegano Marco e Simona – l’abbiamo visto uscire dalla boscaglia, attento, curioso, diffidente". Per giorni hanno provato a prenderlo, con esche e gabbie trappola, senza riuscirci. Potevano seguire i movimenti del cucciolo soltanto grazie alla fototrappola "l’unico suo compagno – raccontano – era un riccio, che spesso durante la notte mangiava ciò che lasciavamo per Gero". "E guardandolo nei video – dicono i volontari – si alternavano in noi due emozioni, la gioia nel rivederlo e il senso d impotenza ogni volta che spariva". Poi, dopo mesi di appostamenti, è arrivata la svolta: con esperienza e fantasia Marco ha organizzato una fitta trama di reti. Nascoste nel campo, mimetizzate tra le foglie e i canneti. Per tre settimane Gero si è avvicinato a quella trappola d’amore, senza mai caderci. Quasi fiutasse qualcosa di strano. Marco e Simona non si sono persi d’animo, hanno deciso di trascorrere una notte appostati nel campo. Alle tre del mattino il cucciolo ha messo le zampe nella rete. Preso. Dopo 137 giorni, ore infinite di appostamenti. "Ritrovare Gero non era soltanto una sfida – raccontano i volontari – ma un impegno per salvarlo e restituirgli una seconda possibilità"