
Bruno Scali davanti al suo negozio
Viareggio, 23 settembre 2021 - È morto Bruno Scali e un altro pezzo della storia di Viareggio se ne va. Era il titolare dell’omonimo e storico negozio di biciclette, che proprio qualche settimana fa ha compiuto 100 anni di attività. Per Bruno, classe 1929, il lavoro era veramente una passione, uno stile di vita, tanto che "fino a ieri pomeriggio – racconta commosso il nipote Marco – stava montando una bicicletta, anzi ormai aveva finito, mancavano solo i pedali. È stato un fulmine a ciel sereno, non ce lo aspettavamo proprio: un malore durante la notte ce lo ha portato via improvvisamente, ma si sa, a 91 anni qualsiasi acciacco può essere fatale".
Era un uomo d’altri tempi, dedito al lavoro e alla famiglia. Fortissimo sia fisicamente che di animo: qualche anno fa aveva anche subito due grandi lutti, quello della moglie Iana Baroni e del suo primogenito, morto in un tragico incidente. "Nonostante ciò – continua Marco Scali – il nonno ha continuato a lottare, a lavorare e soprattutto ad aiutare gli altri indistintamente. Era il faro della nostra famiglia, la colonna portante; l’uomo che ha insegnato ai figli e ai nipoti ad amare un mestiere che nessuno di noi abbandonerà mai".
In effetti Bruno Scali tra le biciclette ci è nato: suo padre Alberto Vittorio aprì i battenti del negozio nel 1921 e Bruno iniziò a riparare le prime biciclette a otto anni. "Era bello ascoltare i racconti del nonno, erano pieni di passione e coraggio – spiega il nipote – soprattutto quelli dei periodi più difficili, come durante la Seconda guerra mondiale quando nel 1943 ci fu l’evacuazione di Viareggio e, per evitare le razzie dei tedeschi, fu costretto a nascondere cavalli e biciclette tra Camaiore, Bozzano e Viareggio, appoggiandosi sia ai frati della chiesa di San Francesco, che ai contadini del territorio. Durante i bombardamenti, purtroppo, molte biciclette e materiali andarono distrutti, ma la grande tenacia e l’attitudine al lavoro fecero si che la ditta resistesse. Finita la guerra, infatti l’attività riprese a pieno regime tornando a splendere più che mai. E oggi – conclude - c’è mio padre Claudio insieme a noi nipoti a portare avanti l’attività e soprattutto la passione della nostra famiglia". Eleonora Prayer