
Nuovo, prestigioso incarico per il giudice Gerardo Boragine. Sarà lui, infatti, a svolgere il ruolo di presidente reggente del Tribunale di Lucca in attesa che il Consiglio Superiore della Magistratura assegni definitivamente l’incarico. Il posto di presidente del Tribunale, come si sa, è ancora vacante dopo che il giudice Valentino Pezzuti è passato a guidare il Tribunale di Arezzo.
Con la nomina di Boragine, che negli ultimi anni è stato presidente della sezione penale dello stesso Tribunale di Lucca, è stata data applicazione alla circolare del Csm che nel luglio 2020 ha modificato i criteri per la nomina del presidente reggente del Tribunale che da quella data deve essere individuato nel presidente di sezione che da più tempo esercita questa specifica funzione, ovvero il presidente Gerardo Boragine che è stato nominato fin dall’aprile 2015 presidente della sezione penale del Tribunale di Lucca.
Viene così premiata e riconosciuta la grande professionalità del giudice di origini campane ma viareggino d’adozione, visto che venne giovanissimo nella nostra città nel 1993 quando, ventottenne, fu nominato pretore di Viareggio. E’ stato poi coordinatore dei giudici del Tribunale di Viareggio dal 2007 al 2013, anno della chiusura del distaccamento con conseguente trasferimento di tutti i processi al Tribunale di Lucca, dove dal 2015, come detto, ricopre la carica di presidente della sezione penale. Amato e stimato dai colleghi e dagli avvocati per le sue grandi doti umane e professionali, ha celebrato numerosi e importanti processi mostrando equilibrio, moderazione e innato senso della giustizia. E’ stato anche presidente del Collegio giudicante al processo di primo grado della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. Processo che si aprì nel novembre del 2013 al Polo Fieristico di Lucca e che si concluse con una serie di condanne pesanti anche ai vertici delle ferrovie dello stato.
Nei prossimi mesi il Csm scioglierà le riserve sulla nomina definitiva del presidente del Tribunale di Lucca. In corsa per ottenere l’incarico, fra gli altri, c’è proprio il giudice Gerardo Boragine.
Paolo Di Grazia