BEPPE NELLI
Cronaca

Aspettavano Godot, e invece arriva Letta

Al Pd negano che il segretario nazionale vedrà Del Ghingaro: sarà coi senatori e Raspini a Lucca, e non andrà nemmeno a Lido

di Beppe Nelli

Didi e Gogo sono sulla strada (una strada di campagna, come quella del Quiesa) e aspettano un tale. Arriva un ragazzo e dice: "Il signor Godot oggi non verrà, ma verrà domani". "Che si fa? Andiamo", dicono i due. E invece restano lì. Finché non torna il ragazzo: "Godot non verrà, verrà domani". Questa storia va avanti da oltre un anno e mezzo: "Oggi non verrà, ma verrà domani".

Stasera invece scade l’ultimatum, uno dei tanti di questi mesi, che il Terzo Polo avrebbe dato a Giorgio Del Ghingaro: o annuncia la candidatura al Comune di Lucca, o il tempo è scaduto e quei partiti sceglieranno un altro avversario contro il Dem lucchese Francesco Raspini. Nelle scorse settimane si sono tenute nel capoluogo cene e riunioni a cui era annunciata la presenza di Del Ghingaro, e invece al suo posto s’è presentato Valter Alberici, che però tanto ragazzo non è.

Oggi però è giornata campale anche per il Pd: arriva in visita il segretario nazionale Enrico Letta che alle 11.30 incontrerà a Lucca Raspini e gli altri candidati alle comunali, e alle 12.30 parlerà ai militanti in piazza S.Francesco. E domani a Lido di Camaiore il sindaco uscente Alessandro Del Dotto col candidato Marcello Pierucci attendono Letta alle 10.15 al Bar Sirena in Passeggiata a Lido di Camaiore per una full immersion coi militanti. Invece al Pd Versilia assicurano che Letta sarà a Lucca per il tour dei senatori Dem e vedrà dunque anche Raspini, ma poi rientrerà a Roma, mentre a Lido andranno solo i senatori. Curiosamente, nessun incontro viene ipotizzato a Forte dei Marmi, a sostegno del parlamentare candidato sindaco Umberto Buratti, che del resto non sta usando il simbolo del Pd per la sua lista consiliare. Se c’è qualcosa che i Dem intendono dire decisamente, è che non è in programma il ventilato incontro con Giorgio Del Ghingaro alla Cittadella. Ma vattelappesca: settimane fa non ci doveva essere nemmeno il vis-à-vis con la segretaria regionale Simona Bofafé, e poi i due si sono incontrati pur con una serie di niet. Intanto a Camaiore quel che accade a Viareggio interessa moltissimo: perché in caso di trasferimento di Del Ghingaro a Lucca, Del Dotto sarebbe pronto a candidarsi in città. Del resto ha lo studio in piazza D’Azeglio, a due passi dal municipio.

Da quando la politica ha deciso che il popolo è bue, non si sa più nulla di quel che accade dietro le quinte. Comunque il popolo è contento così. E quindi se dovessero realizzarsi i movimenti di cui si sente parlare, nessun elettore batterebbe ciglio. Non l’ha fatto per il recente aumento Dem dell’addizionale Irpef regionale, figuriamoci per queste quisquilie. Anzi, meno persone senza motivazione civica o personale andranno a votare, più facile sarà il successo dei gruppi che dal voto traggono la propria esistenza e ricchezza.

A Viareggio dopo l’uscita dei Dem la maggioranza di Del Ghingaro ha un solo voto di supremazia. Giulia Gemignani, consigliera di Giovani per Viareggio, è rimasta al suo posto senza seguire i transfughi: c’è chi ben prima di mettere su un capello bianco ha già cambiato posizione più di una volta. Ma al Pd la considerano "ballerina", o almeno sperano che traballi. Come contromossa, viene ipotizzato che Luigi Troiso di Civicamente, alleato di Del Ghingaro nella scorsa consiliatura, possa essere eletto presidente del consiglio e rientrare in maggioranza, portando a 2 i voti di supremazia. In tal caso Paola Gifuni, moglie dell’avvocato Fabrizio Miracolo, diventerebbe semplice consigliera. E’ un po’ fantapolitica, ma "han visto cose questi occhi, che voi umani nemmeno potete immaginarne".

Quindi non solo Didi e Gogo sono ancora lì ad aspettare Godot, ma c’è perfino tale Drogo che da anni, ma tanti anni, aspetta l’assalto dei tartari nella fortezza che presidia. Alla fine, quando nessuno li aspettava più, i nemici attaccano ma Drogo è diventato vecchio e malato, e viene sostituito da ufficiali giovani e freschi. Morale della favola? Meglio leggere Samuel Becket e Dino Buzzati, che non vuoti comunicati stampa. Chi non legge, è lì che aspetta sulla via del Quiesa.