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Lido di Camaiore, l’Arlecchino diventa un polo di sport e turismo

La giunta e la Pluriservizi vogliono utilizzare i fondi Recovery per ristrutturare l’immobile di Lido

L’immobile dell’Arlecchino e Chiara Raffaelli, amministratrice Pluriservizi

Lido di Camaiore, 28 febbraio 2021 - Quale futuro per l’Arlecchino? Ci penserà la Pluriservizi o il Recovery plan dando vita ad un polo turistico sportivo. Uno dei nodi nevralgici di Lido di Camaiore su cui l’amministrazione intende intervenire da tempo: nei giorni scorsi si è dunque tenuto un incontro tra il sindaco Alessandro Del Dotto, l’assessore alle Partecipate Simone Leo e l’amministratrice della Pluriservizi, Chiara Raffaelli per decidere il futuro dell’ex Arlecchino.

Durante la prima giunta Bertola venne proposto un progetto con due torri modernissime che gli attuali amministratori, con un comitato di cittadini, avversarono ritenendolo di impatto insostenibile. Adesso l’azienda partecipata dal Comune, finalmente con bilancio in attivo, svilupperà il progetto di realizzare un polo attrattivo nel settore turistico-sportivo che possa diventare un punto di riferimento per Lido di Camaiore, il Comune e la Versilia. L’idea ha entusiasmato la dottoressa Raffaelli che, dopo l’eventuale approvazione dell’Atto di indirizzo che dovrà passare dal consiglio Comunale, affiderà ai tecnici la stesura di uno studio di fattibilità. Alla base vi sarà una concessione pluriennale all’azienda sia per la realizzazione dei lavori che per la gestione del bene. Sarà poi cura dell’Amministrazione comunale trovare i fondi per lo studio, se Pluriservizi non potrà finanziarlo in proprio, così da poterlo utilizzare per una progettazione definitiva, magari nell’ambito dei futuri fondi del Recovery Plan o di altre formule di partenariato pubblico privato.

«Questo – dice il sindaco Alessandro Del Dotto – è il metodo da seguire per arrivare a chiarire la sostenibilità economico-aziendale e per definire i margini di fattibilità tecnica ed economica di una riqualificazione. Quanto ai contenuti e alla definizione degli usi dell’Arlecchino, questi saranno oggetto di un parallelo percorso partecipativo che coinvolgerà le categorie economiche, cioè albergatori, balneari e commercianti, il mondo dello sport e del tempo libero e, infine, la comunità dei residenti con le assemblee di zona, con strumenti compatibili con l’epoca dell’emergenza sanitaria. E data la strategicità dell’investimento, non mancheremo di informare l’Ambito Turistico della Versilia. Le proposte e i contributi di tutti, anche delle opposizioni, saranno oggetto di seria e attenta valutazione: è un progetto strategico di enorme rilevanza la cui realizzazione deve appartenere a tutto il Comune e non solo a qualcuno o a un pezzo di territorio e basta". Isabella Piaceri