DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

“Tua figlia ha avuto un incidente”. Anziano truffato consegna oro e gioielli della moglie scomparsa

Pietrasanta, novantenne preso di mira da due malviventi. Uno lo ha tenuto al telefono due ore, l’altro è andato a casa sua

Sono sempre di più gli anziani che si rivolgono ai carabinieri dopo essere stati truffati (foto d'archivio)

Pietrasanta (Lucca), 6 marzo 2024 – Hanno agito in tandem approfittando dell’età avanzata della vittima prescelta per mettere in atto la loro truffa. Riuscendo purtroppo nel loro intento. Uno dei due lo ha tenuto per ben due ore al telefono, facendogli credere che la figlia aveva avuto un incidente stradale. E dopo averlo letteralmente stordito di parole, mandandolo in confusione, l’altro complice è andato direttamente a casa dell’anziano, di 90 anni, e gli ha chiesto 1.500 euro per chiuderla lì ed evitare guai con l’assicurazione. Poi il colpo finale: non avendo l’anziano dei contanti a portata di mano, il malvivente ha rifiutato il pagamento con il bancomat e si è portato via ori e gioielli che appartenevano alla moglie dell’uomo, scomparsa un anno fa.

Una brutta storia quella avvenuta alcune mattine fa a Capezzano Monte, in una zona subito fuori dal paese collinare e quindi, strategicamente per i truffatori, poco in vista. Vicenda che si inserisce in un’escalation senza fine di truffe che hanno tutte lo stesso modus operandi ma che una larga fetta della popolazione ancora ignora. Specie quella più anziana, che ha meno dimestichezza con la tecnologia e non accede alle informazioni e agli appelli che girano di continuo in rete. Come l’anziano di Capezzano Monte, appunto: uno dei due figli ha denunciato tutto alla stazione dei carabinieri di Pietrasanta. "Mio babbo ha ricevuto la chiamata verso le 11 del mattino al telefono fisso – racconta – con un uomo che l’ha tenuto incollato alla cornetta per due ore. L’uomo si è spacciato per carabiniere e gli ha detto che mia sorella aveva causato un incidente stradale. Lui è andato subito nel pallone e non ha reagito quando l’uomo gli ha poi chiesto di pagare 1.500 euro per evitare noie e chiuderla lì, fino a chiedergli l’indirizzo di casa".

Una volta ottenuto l’indirizzo, i truffatori hanno messo in atto la seconda parte del piano. Mentre il primo uomo ha continuato a conversare al telefono con il 90enne per distrarlo e guadagnare tempo, il complice si è recato a casa sua e si è fatto aprire la porta. "Si è trovato davanti un uomo sui 50 anni, altezza media – prosegue il figlio dell’anziano – e con accento toscano. Mio babbo ha risposto che non aveva contanti, ma solo il bancomat. Non sapendo come fare ha consegnato anelli, collane e braccialetti che appartenevano a mia mamma, morta un anno fa. Poi mi ha chiamato intorno alle 13, perché pensava che mia sorella fosse in ospedale per l’incidente. Lì ho capito che qualcuno lo aveva raggirato".