
"Più spiagge libere, meno concessioni". Lo striscione di protesta è apparso ieri mattina in mezzo ai bagnanti, sorretto dalla dozzina di manifestanti che hanno preso parte alla “Presa della Battigia“ al Twiga di Fiumetto, di cui fino allo scorso novembre era co-proprietaria il ministro del turismo Daniela Santanchè. Una data non casuale, vista la ricorrenza della Rivoluzione francese, e promossa in simultanea in decine di spiagge italiane. "Con questo presidio – spiega Matilde Balatresi Nocchi, portavoce del movimento ’In 500 sulla Battigia’ – abbiamo voluto sottolineare la penuria di spiagge libere a fronte di arenili sempre di più in concessione a privati. Hanno provato a fermarci, ma non ci sono riusciti nemmeno con il Twiga perché la legge è chiara ed è dalla nostra parte. Oggi ci siamo ripresi la battigia dai loro lettini entrando dalla porta principale. Il 31 dicembre con ’Mare Libero’ ci riprendiamo il mare e le spiagge".
Sarà il tema del lavoro, invece, a fare da sfondo al secondo presidio di protesta previsto al Twiga. L’iniziativa si terrà oggi a partire dalle 17 nell’ambito della campagna sul lavoro stagionale promossa da Rifondazione comunista e Unione popolare. "Faremo una raccolta firme – dicono – a sostegno della nostra proposta di legge di iniziativa popolare per un salario minimo di 10 euro, agganciato automaticamente all’inflazione. Nel settore del turismo il fenomeno dei bassi salari si unisce a un’abnorme diffusione della precarietà". Su richiesta del commissariato di polizia di Forte dei Marmi, la polizia municipale ha istituito, dalle 16 alle 20, il divieto di sosta sul lungomare – con transenne – per un totale di 9 posti auto.