Tra le associazioni che troverete nel nuovo calendario del volontariato realizzato dal nostro giornale, in uscita il prossimo 30 dicembre, c’è Alma Libre.
L’associazione è nata nel 2018 per iniziativa di Barbara: "Ero da poco diventata vegana – racconta – dopo aver visto un video sul ciclo del latte. Ho scoperto un rifugio a Pisa dove fare volontariato, e mi sono immersa nella realtà dei rifugi antispecisti. A quel punto ho deciso di aprire uno spazio anche vicino casa ed è nata Alma Libre. Qua accogliamo animali sottratti allo sfruttamento umano, che sia per la carne, il latte, le uova e la lana".
Nel tempo, il rifugio è arrivato ad accogliere circa 90 animali. Oltre a dar loro una casa, l’associazione si occupa di divulgazione: "Le persone, venendo a contatto con il nostro rifugio, si rendono conto delle storie degli animali, di dove arrivano, di come sono stati liberati e iniziano una riflessione".
Alma Libre, per motivi normativi, è classificata come “allevamento“. Per questo non riceve sovvenzioni per l’accoglienza agli animali salvati. E quindi si sostiene con le donazioni e il volontariato. "Siamo una decina in tutto e facciamo i turni perché gli animali abbiano tutto quello di cui hanno bisogno". Anche perché, le emergenze sono sempre dietro l’angolo: il 15 dicembre ad esempio sono arrivati sei agnellini in condizioni disperate da un allevamento dell’Abruzzo. E le volontarie si allattano ogni tre ore, inclusa la notte.
In questo clima, si creano storie e legami molto forti. Come quello con Brunilde e Lilith, due agnelline che, dopo essere state portate via da un allevamento, erano finite in un garage in attesa di diventare il pranzo di Natale, ad appena due settimane di vita. Dopo essere state salvate, anche loro sono state accolte da Alma Libre, e ormai seguono le volontarie come fossero le loro mamme.
Nel rifugio, di circa un ettaro, oggi vivono insieme animali diversi: ci sono i maiali, capitanati da Margherita – la "queen" del rifugio –, salvata quando aveva appena due mesi e mezzo; e poi capre, pecore, galline, galli, gattine e un alpaca bellissimo di nome Pedro, salvato da un allevamento per la lana. Chiudono il parterre due mucche. Una grande famiglia che tira avanti grazie alla passione e all’amore di un gruppo di attiviste e volontarie irriducibili.
RedViar