
Cangelosi pianifica una rosa ristretta e un mercato mirato per migliorare il rendimento esterno del Perugia.
Vincenzo Cangelosi ha un piano ben preciso. Perché da subentrato ha ereditato pregi e difetti di una squadra allestita in estate e allenata, prima di lui, da due tecnici, Formisano e poi Zauli, con idee diverse. Adesso l’allenatore biancorosso, che ha l’opportunità di iniziare a lavorare con la squadra dall’estate, con le conoscenze dei mesi passati, vuol condurre il gioco con le sue regole, condivise e sposate anche dalla società.
Innanzitutto con una rosa ristretta, con un ritiro che vedrà protagonisti i giocatori che parteciperanno al progetto e con un mercato che, senza blocco come nelle ultime due sessioni, potrà regalargli giocatori mirati, con l’attenzione che si sposterà sulle fasce, determinanti per sviluppare il gioco di Cangelosi.
Dando uno sguardo a quello che è stato il suo passato recente, l’andamento del Perugia non è in linea con quella che è la sua breve, ma intensa, storia di allenatore in prima. Stavolta poi non avrà l’estate calda vissuta a Caserta che è costata un avvio zoppicante, recuperato strada facendo ma che ha condizionato il risultato finale.
Il primo obiettivo del tecnico sarà lavorare sul rendimento esterno che ha flagellato i biancorossi per tutta la stagione. Il rammarico di Cangelosi, a fine stagione, fu proprio quello di non aver inciso in tal senso.
Nella sua altra e recente esperienza, infatti, la Casertana ha chiuso l’anno da terza per rendimento esterno con sette vittorie e una differenza reti positiva (+7). Un dato significativo è anche quello delle sconfitte finali: la sua squadra non si è distinta per le vittorie totali (l’avvio condiziona i numeri), ma sicuramente lo ha fatto per le sconfitte, visto che nella parziale classifica è prima con 7 ko in tutta la stagione. Brillante anche l’attacco, con 51 reti realizzate e un più tredici di attivo, alla luce dei 38 gol incassati.
Una bella macchina da gol (il Perugia ne aveva le potenzialità che però non ha totalmente espresso), con la squadra che si è sempre espressa con la difesa a quattro e due moduli preferiti. Gli stessi che l’allenatore ha scelto per la prossima stagione con il Grifo: il 4-3-3 di partenza, il 4-2-3-1 come soluzione alternativa. Quello che invece verrà mantenuto dalla stagione scorsa è l’inserimento dei giovani. Anche in questo caso mirati, che sapranno integrarsi al meglio con un gruppo che sarà sì esperto ma non troppo.
Francesca Mencacci
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