
L’ex biancorosso Fabio Bazzani
Fabio Bazzani oggi il calcio lo commenta, dai microfoni di Dazn. Anche se il lavoro lo porta sui campi della serie A, Bazzani continua a seguire le squadre che gli hanno regalato grandi soddisfazioni in campo. Come il Perugia. Che vorrebbe vedere fuori dall’inferno della serie C.
"Le squadre con le quali ho giocato continuo a seguire – spiega l’ex attaccante del Grifo di Cosmi – Non nego mi faccia male vederlo in serie C, perché la piazza e la città non meritano questa categoria. Ma il calcio è tiranno, ci sono infatti tante piazze importanti che finiscono in serie C. E non è facile risalire. L’auspicio è che programmando bene anche il Perugia possa tornare, come minimo in serie B, perché è la categoria che assolutamente merita. E poi magari un domani si potranno vivere anche i fasti dell’epoca di Gaucci. Intanto un passo alla volta, la società deve concentrarsi per venire via, intanto, dalla C".
Come si programma al meglio per limitare gli errori e provare a risalire?
"Lavorare con persone che sappiano scegliere bene, perché le categorie bisogna conoscerla, studiarle e uscirne non è facile. La programmazione passa attraverso la competenza, la pazienza di scegliere, non farsi prendere dalla frenesia per il fatto di chiamarsi Perugia. Bisogna evitare l’emotività che ti fa finire in balia degli eventi. Programmare vuol dire essere attenti e credere nelle scelte che si fanno".
Il Perugia può conare sulla competenze di Mauro Meluso. Può essere una garanzia?
"Sì, perché l’esperienza è sempre un valore, soprattutto quando hai a che fare con una piazza come Perugia che ha un nome altisonante, dove c’è ambizione c’è anche aspettativa. E le persone che vai a scegliere devono avere personalità, sapere che quando sei al Grifo sei in una piazza che merita e che si aspetta qualcosa fi importante. Tradotto, le pressioni bisogna saperle gestire".
Passo indietro alla sua stagione con la maglia del Perugia.
"Un’annata che fu straordinaria, da nuovo arrivato dal Venezia, novello in serie A su investitura di Cosmi. ho potuto contare anche sui tanti consigli del presidente Gaucci – conclude l’ex attaccante biancorosso – . Ho un ricordo bellissimo, nonostante fossi in prestito dal Venezia, il presidente mi ha aiutato tanto a crescere. Sarò sempre riconoscente a lui e alla sua famiglia, perché mi hanno dato la possibilità di giocare in serie A, e Perugia è stata una tappa importante della mia carreiera".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su