Sir Perugia, rimonta fallita. Scudetto alla Lube

Nulla da fare per i Block Devils che cadono anche in gara4 e perdono la terza finale consecutiva. Festeggia ancora Civitanova

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LUBE CIVITANOVA

3

SIR SAFETY PERUGIA

0

(25-23, 25-16, 25-21)

CIVITANOVA MARCHE: Zaytsev 13, Yant 11, Santos de Souza 10, Simon 10, Anzani 7, De Cecco 3, Balaso (L1), Diamantini. N.E. – Garcia Fernandez, Kovar, Juantorena, Sottile, Marchisio, Jeroncic (L2). All. Gianlorenzo Blengini.

PERUGIA: Anderson 12, Leòn 9, Solé 8, Rychlicki 6, Mengozzi 5, Giannelli 1, Colaci (L1), Ter Horst 1, Plotnytskyi, Travica, Piccinelli (L2). N.E. – Ricci, Dardzans, Russo. All. Nikola Grbic.

Arbitri - Andrea Puecher (PD) e Massimo Florian (TO).

LUBE (b.s. 10, v. 5, muri 12, errori 8). SIR (b.s. 12, v. 2, muri 8, errori 9).

di Alberto Aglietti

Finale peggiore non si poteva immaginare, dopo una stagione regolare dominata in lungo ed in largo la conclusione dei play-off ha restituito una fotografia diversa della Sir Safety Conad Perugia, timorosa, titubante ed incapace di stringere i denti. Si conclude in quattro partite la finale dei play-off nel campionato italiano. I block-devils si arrendono col massimo scarto e vedono sfumare ancora il sogno tricolore.

La Cucine Lube Civitanova ha imposto il proprio gioco, con un primo set recuperato dopo un avvio a rilento, contenendo l’irruenza dei block-devils.

La serata era iniziata bene tutto sommato, tra i padroni di casa non spiccava come al solito Simon, ci pensava l’opposto Zaytsev a lanciare nel primo set la formazione marchigiana. Un set in cui, dopo un momento di equilibrio iniziale, il vantaggio passava dalle mani degli umbri che andavano sul 7-11.

Successivamente erano i cucinieri a rovesciare coi muri del giocatore meno atteso, l’ex di turno De Cecco che sfruttava la totale mancanza di incisività di Rychlicki (18-15). I muri locali raccoglievano molto contro una rivale poco concreta (23-19). Un guizzo di Leòn riusciva ad accorciare (23-22), ma il video-check negava il pareggio. Allo sprint Santos de Souza era decisivo.

Anche nel secondo parziale i locali tentavano di percorrere la stessa strada, ma i muri altrui compensavano (8-8). Con il servizio e con i muri i civitanovesi tornavano a comandare trovando un vantaggio consistenze (20-14).

Gli ingressi di Ter Horst e Plotnytskyi non servivano e Simon rincarava la dose.

Nella terza frazione di gioco le cose non sembravano migliorare (9-9). La formazione umbra cambiava marcia passando dal 14-12 al 14-17 semplicemente sfruttando le incertezze altrui.

Nel finale tornavano ad emerge le incertezze che consentivano alla Lube di scavare il solco, l’errore di Rychlicki permetteva alla Lube Civitanova di trionfare e di conquistare il suo settimo scudetto.