
Sconforto biancorosso per la sconfitta
ASCOLI (4-3-3): Gemello; Megelaitis, Angella (30’st Calapai), Dell’Orco, Yabre; Giunti (21’st Joselito), Torrasi (30’st Ogunseye), Broh (11’st Tumbarello); Manzari, Montevago, Kanoute (11’st Matos). A disp. Moro, Vinti, Brunori, Giraudo, Perugini, Bacchin, Terrnava. All.: Cangelosi
ASCOLI (4-2-3-1): Vitale; Alagna, Curado, Nicoletti, Guiebre; Damiani, Milanese (30’st Ndoj; Silipo (16’st Del Sole), Rizzo Pinna (39’st Chakir), D’Uffizi (16’st Oviszach, 35’st Pagliai); Gori. A disp. Barosi, Brzan, Menna, Rizzo, Cozzoli, Corradini, Bando, Palazzino, Corazza. All. Agostinone (Tomei squalificato)
Arbitro: Striamo di Salerno ( Tagliafierro di Caserta e Andriambelo di Roma) IV° UFFICIALE: Di Mario di Ciampino. FVS: Barcherini di Terni
Marcatori: 29’st Gori (rig.), 40’st Pagliai
Note: ammonito Manzari, Torrasi, Curado. Spettatori: 4.709 (di cui 2470 abbonati).
Perugia, così non va. Alla quarta giornata, al Curi, il Grifo trova contro l’Ascoli la prima sconfitta. Non è questo l’andazzo giusto per andare in paradiso e quindi per lottare per le prime posizioni se non cambierà qualcosa in fretta. Quattro giornate, tre punti: la classifica è già brutta. Il tempo per rimediare non manca certo, ma i segnali non sono incoraggianti. Perché passano le giornate, si avverte qualche miglioramento, ma il problema di fondo è uno: la squadra di Cangelosi non è mai pericolosa. Il Perugia accetta sempre il rischio ma non c’è proporzione tra i pericoli che corre e quelli che crea. Serve una svolta, magari trovare altre soluzioni di gioco, anche se c’è da dire che nel corso del match Cangelosi le ha provate un po’ tutte, ma per rincorrere. Eppure l’Ascoli, si era giocato male le sue carte, o meglio le sue card, visto che a fine primo tempo il tecnico bianconero era a secco per aver chiesto due volte, senza successo, un rigore con il fvs. Mentre il jolly pescato sullo 0-0 da Cangelosi sembrava di buon auspicio, quando un intervento di Torrasi su Silipo era stato sanzionato dall’arbitro, poi costretto a fare un passo indietro.
La gara In avvio le squadre si prendono la scena a strappi di buon gioco per il pubblico, importante per l’occasione. È l’Ascoli a partire a mille, tra punizioni, corner e recuperi in extremis, ma dpo qualche minuto di sbandamento, il Grifo si fa vedere dalle parti di Vitale e spreca con Torrasi (8’). Il Perugia trova il gol: Dell’Orco verticalizza per Montevago, ma è fuorigioco. Torrasi disegna una palla che Giunti lavora, ma il centrocampista trova la base del palo (16).
FVS. Due chiamate in pochi minuti, prima l’Ascoli (28’) chiede un rigore per un presunto fallo di mano di Torrasi. Poi a giocarsi la card è il Perugia, quando ancora Torrasi entra in modo scomposto su Silipo, Striamo rinnega la decisione presa (36’).
In pieno recupero seconda chiamata da Ascoli, ancora nulla da fare. Nella ripresa, l’Ascoli è più vivo, Cangelosi cambia, il neo entrato Tumbarello piomba sul Oviszach, la card che si gioca Cangelosi resta nelle mani dell’operatore Fvs, perché stavolta è rigore (28’). Gori fa 1-0. Entra anche Ogunseye, Grifo all’attacco e scomposto, con Pagliai che fa 2-0 (40’). Esultano i dirigenti dell’Ascoli in tribuna, si accende una discussione senza conseguenze.
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