
Il direttore generale Hernan Borras
L’attesa non è stata ripagata e così, dopo la chiusura del mercato estivo, alla società di Faroni sono piovute critiche da più parti. Un percorso, quello post campionato scorso, deludente per i più. E così, dopo la nota del presidente Faroni è arrivata anche la conferenza stampa del direttore generale del Perugia che, oltre a ribadire molti dei concetti espressi dal numero uno argentino, ha aggiunto particolari sulla gestione del Perugia. Anche se c’è da dire che le spese mensili le hanno tutti i club, anche il Perugia delle precedenti gestioni.
"Abbiamo già speso quindici milioni per il Perugia – sostiene il direttore generale del Grifo – Dieci milioni nel primo anno e cinque quest’anno. Sul mercato potevamo prenderne di più per fare numero ma non per migliorare. Soprattutto abbiamo trattenuto tre calciatori richiesti in B (Giunti, Bacchin e Joselito, ndr) e questo vuol dire che sono forti. Io dico che abbiamo fatto un ritiro top in Argentina, abbiamo migliorato il settore medico, i campi di allenamento, il Curi. Tutti aspetti che fanno parte di un percorso di crescita".
Ma non si poteva fare di più?
"Abbiamo fatto una festa dei 120 che ha portato molto entusiasmo. Ma questo deve essere accompagnato dai risultati e noi ci stiamo lavorando in un percorso di due anni. Abbiamo trattato tutti i profili richiesti nonostante i due giocatori fuori rosa, che hanno un peso salariale molto importante. Per noi questa non è stata una limitazione. Oggi la fideiussione è di 2milioni e 50mila euro. Ma come cambio il pensiero dei tifosi se mi si fanno sei domande sulla fideiussione e ti rispondo sei volte che non c’è problema di soldi? Stiamo sempre meglio e sempre manca qualcosa, campi, strutture, è un percorso. Abbiamo aumentato la massa salariale del 40 per 100 rispetto all’anno scorso e raddoppiato la fideiussione".
Quali sono i rapporti con il ds Meluso?
"È ottimo, Meluso è un grande professionista. Abbiamo fiducia nel suo lavoro e in quello di Angelo Antenucci e Vincenzo Cangelosi, che in tre hanno 100 anni di esperienza nel calcio professionistico. Meluso ci ha proposto di fare altre due o tre operazioni ma poi abbiamo deciso di non farle perché avrebbero soltanto aumentato il numero di giocatori. Questa è una nuova cultura del lavoro. Mi piace molto parlare con i tifosi e comprendo il loro malcontento ma noi stiamo lavorando per il futuro non solo per il presente”.
Il Perugia cosa può fare in questa stagione?
"Siamo preparati a competere, e non per la salvezza. Anche in Coppa Italia. Abbiamo preso quelli che volevano direttore e mister".
Lisi e Bartolomei?
"Non fanno parte della rosa".
Francesca Mencacci
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