
di Alberto Aglietti
Si è rituffata in campionato la Sir Safety Susa Perugia che aveva il preciso obiettivo di tornare in campo immediatamente per cancellare la prima (e sinora unica) macchia della stagione. Con questo spirito i block-devils hanno raccolto la ventunesima affermazione di superlega maschile, mettendo alla frusta in trasferta gli avversari di turno in tre set. Non è stata una passeggiata contro la Gioiella Prisma Taranto che davanti ai propri tifosi ha dato dimostrazione di potersi esaltare. Alla fine, la differenza di valori tecnici, ancorché fisici, è emersa con tutta la sua prepotenza, confermando pienamente la scala gerarchica esistente in classifica. Anche stavolta lo staff tecnico bianconero ha scelto di cambiare modulo di partenza, dando fiducia a Herrera, Plotnytskyi e Solé. Degna di nota anche la prestazione del centrale Flavio Resende Gualberto, ben sfruttato ed autore di un efficace attacco. In avvio è Herrera a farsi notare cercando di provare la fuga (4-7). Un buon momento di Antonov consente di annullare il gap ma successivamente aziona il turbo Resende Gualberto che provoca la spaccatura (14-20). Lawani tenta il tutto per tutto e rosicchia qualche punto ma non può impedire l’uno a zero. Si ricomincia a giocare e le rivali avanzano a braccetto (8-8). Dai nove metri gli ospiti colpiscono duro e prima Herrera, poi Semeniuk, si scatenano a rete accumulando un buon margine (13-19). Finale sul velluto e due a zero servito. Il terzo parziale è marchiato inizialmente da Semeniuk (4-8). La gestione di Giannelli è ottima e Perugia non perde la concentrazione aumentando il ritmo (16-21). A far scorrere i titoli di coda è Herrera che chiude la gara e manda tutti negli spogliatoi.