Grifo, ultimi 90’ di passione come da tradizione

I biancorossi hanno conquistato due promozioni nella giornata finale, ma anche spareggi e posizioni migliori nei play off. C’è una macchia

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di Francesca Mencacci

Un ultimo atto tutto da vivere. Il Perugia ci è abituato e, ad eccezione dell’anno della retrocessione, negli ultimi novanta minuti si è regalato sempre importanti soddisfazioni. Dalla promozione di otto anni fa, fino a quella di un anno fa. Nel mezzo, tanti ultimi ‘novanta minuti’ che hanno regalato o l’accesso agli spareggi o una posizione migliore all’interno delle prime otto. Un anno fa per il Perugia di Caserta era indispensabile vincere e lo ha fatto a Salò, grazie alle reti di Elia e Bianchimano. Tre punti che hanno permesso al Grifo di restare in vetta alla classifica e liquidare il Padova grazie agli scontri diretti a favore. Successo da serie B. Passo indietro alla stagione precedente, il capitolo più doloroso: il Perugia si presenta a Venezia (squadra con la salvezza in tasca) per cercare punti per evitare gli spareggio. Invece un Grifo senza mordente e senza idee e idea, affonda e si ritrova ai play out. Il finale è noto. Nel campionato 2018-2019, invece, la squadra di Nesta, complice la penalizzazione del Palermo, con un successo in casa nell’ultimo turno con la Cremonese, può scalzare i lombardi e prendersi un biglietto per gli spareggi: missione compiuta, gol e vittoria contro i grigiorossi, sorpasso e ottavo posto. Il campionato 2017-2018 si è chiuso con una sconfitta, ma indolore, perché i biancorossi hanno conquistato gli spareggi al penultimo turno della stagione con Roberto Breda.

Nell’anno del miglior piazzamento, quello della stagione 2016-2017, decisivo è stato anche in quella situazione l’ultimo appuntamento al Curi: il Perugia di Bucchi supera la Salernitana per 3-2, scavalca il Cittadella e si conquista la quarta posizione. Una grande chance gettata poi alle ortiche nel doppio confronto con il Benevento. La stagione di Bisoli, nel 2015-2016, si è invece conclusa nel più completo anonimato, con un pareggio esterno a Vicenza che non serve a nulla. Nella prima stagione di B dell’era Santopadre, quella dei 66 punti di Camplone, nell’ultimo atto, i biancorossi hanno espugnato il campo di Cittadella. Che dire del 4 maggio 2014? I biancorossi di Andrea Camplone allo stadio Curi con una vittoria, indispensabile con il Frosinone, condannano i ciociari ai play off e volano in serie B. Domani serve una doppia impresa. Ma perché non crederci?