Grifo-salvezza, la verità negli scontri diretti

Quattro degli ultimi sei appuntamenti saranno da dentro-fuori. Tabù-svantaggio: nessuno male come il Perugia dopo il gol subito

Grifo-salvezza, la verità  negli scontri diretti

Grifo-salvezza, la verità negli scontri diretti

di Francesca Mencacci

Nel calcio succede di andare in svantaggio. Fa parte del gioco. Se succede in casa biancorossa, la condanna è scritta. Si può avere qualche difficoltà nel rimontare, si può avere poca attitudine nello scardinare la difesa di una squadra avanti, ma il Perugia nelle sedici circostanze che è andato in svantaggio ha portato a casa zero punti, nessuno ha fatto male altrettanto, anche allargando gli orizzonti in A e C. Non solo non è mai riuscito a ribaltare la situazione, ma non è mai riuscito neppure a pareggiarla. Una situazione che incide anche psicologicamente, con il gol subito che viene visto come una montagna impossibile da scalare. Meglio quando il Grifo passa avanti, se non fosse per le due ferite aperte con il Frosinone e la Reggina: su 14 volte avanti, sono arrivate nove vittorie, tre pari e due ko. Adesso il Perugia si ritrova in una situazione delicata con il grande rimpianto che sarebbe bastato veramente poco in queste tre gare del Curi per poter affrontare il rush finale con un’altra serenità. Resta poco più di un mese per scrivere il futuro, sei gare, di cui quattro scontri diretti che decideranno la stagione. Il Perugia, dopo la sfida contro la corazzata Genoa, avrà al Curi la gara dell’anno, contro il Cosenza che come il Grifo ha un cammino ricco di scontri tra dentro e fuori. Le due squadre, divise da due punti (34 il Perugia, 36 il Cosenza) oggi farebbero i play out. Il Cosenza già nel prossimo turno se la vedrà con il Cittadella (36) e inizierà il poker della vita. Dopo Genoa e Cosenza al Curi, il Grifo andrà a Ferrara contro una Spal che si è rianimata dopo il successo contro il Benevento. Breve stop agli scontri diretti il 5 maggio, quando il Perugia aprirà la trentaseiesima giornata al Curi contro il Cagliari, il giorno dopo sarà Cosenza-Venezia a catturare l’attenzione. La penultima giornata ci sarà Venezia-Perugia, sulla carta più agevole, se la crisi continuerà, lo scontro diretto all’ultimo turno con il Benevento. Si gioca tutto negli scontri diretti e i biancorossi, fino ad oggi, non si sono comportati male: solo due sconfitte con Brescia e Cittadella all’andata ampiamente capovolte nel ritorno. Pareggi, invece, con Spal e Cosenza, successi con Venezia e Benevento. Insomma non resta che ritrovare condizione e spirito smarriti: a cento all’ora il Perugia è anche in grado di travolgere l’avversario. Lo ha fatto vedere.