Morte di Prince, quella sera a Umbria Jazz fra delirio e tartufi

Le sue singolari richieste, l'attesa snervante e poi il lunghissimo e strabiliante concerto

Prince a Umbria Jazz nel 2011 (foto Crocchioni)

Prince a Umbria Jazz nel 2011 (foto Crocchioni)

Perugia, 21 aprile 2016 - Il mondo della musica piange il genio di Minneapolis, e Umbria Jazz lo ricorda con grande affetto. Sì perché Prince si esibì in una serata storica, un bellissimo concerto in esclusiva per l'Italia a Santa Giuliana. Era il 15 luglio 2011.

Prima del concerto la nostra cronista chiese ai tecnici del palco quanto sarebbe durato il concerto: "Non lo sappiamo - risposero - da un’ora e mezzo a cinque ore". Alla fine furono più di tre ore. "Sembrava non volesse finire mai - ricorda una fan che quella sera era presente - ed era bellissimo".  Prince arrivò con dodici musicisti, tre cantanti e due ballerine: tutti con qualche giorno d'anticipo, tranne lui, che si palesò a distanza di poche ore dal concerto. E sul palco salì con un certo ritardo, perché non solo le dive si fanno aspettare: anche i divi. Il pubblico, 6.500 presenti, cominciò ad applaudire, per esortarlo a uscire in scena. Quando arrivò, fu un uragano. 

Di quella serata si ricordano anche le stranezze da popstar che in questi casi non mancano mai: volle un camerino tutto sui toni scuri con mobili personalizzati realizzati dall’azienda perugina B-Trade (nella foto). Nero soprattutto e qualche nota di porpora, il suo colore preferito. Anche la moquette rigorosamente black, sopra alla quale trovò posto un salotto composto da poltrone, tavolini e due specchi.

I mobili voluti da Prince

Fu preparata anche una "love seat", una sorta di divano letto sempre in cartone pressato ed ecopelle nera, dove potersi riposare prima (e dopo?) il concerto. Arredi biodegradabili, usa e getta esattamente come richiesto dall’artista. Non solo, il mamagement di Prince aveva disposto anche di non vedere fotoreporter o cineoperatori intorno al palco, salvo cambiare idea. Una curiosità: prima del concerto il sindaco di Acqualagna si presentò per portare dei tartufi in regalo per l'artista. Anzi, per l'Artista, con la A maiuscola. Il management assicurò che glieli avrebbe consegnati. Ci sia concesso qualche dubbio sulla reale destinazione del pregiato tubero, probabilmente finito a condire le tagliatelle del management stesso!