Elezioni in Umbria, tempi stretti e tanti 'deja vu'

Molte riconferme nelle liste. Ecco, in base ai sondaggi, come potrebbero essere ripartiti i 9 seggi dell’Umbria

Una scheda elettorale

Una scheda elettorale

Perugia, 24 luglio 2022 - Saranno elezioni con tanti deja vu e poche novità quelle che si prospettano in Umbria. I tempi stretti per presentare le liste (tre settimane) e i posti risicati in Parlamento fanno credere che davvero i volti nuovi nei partiti principali saranno un’eccezione.

E in base ai sondaggi e al sistema di voto c’è già chi ipotizza la composizione dei nove che andranno a Roma: due o forse anche tre dovrebbe portarli a casa il Partito democratico, due o tre Fratelli d’Italia (che se la gioca proprio con il Pd), due la Lega e uno Forza Italia.

Siccome però mancano due mesi al voto, tutto può accadere e molto dipenderà comunque anche dalle alleanze che sono ancora in alto mare. I nomi? La certezza azzurra è Raffaele Nevi, quelli di Fdi prevedono le riconferme di Emanuele Prisco e Franco Zaffini e di un altro paio di ‘cavalli di razza’.

In casa Lega certezze per Virginio Caparvi, Valeria Alessandrini e Luca Briziarelli, mentre nel Pd sembra certa al ricandidatura di Anna Ascani. Per gli altri partita apertissima (e insidiosa). Deja vu dicevamo... Nel 2018, Emanuela Mori (consigliere comunale a Perugia nel gruppo di Italia Viva) era candidata alla camera come terza della lista del Pd, preceduta da Anna Ascani e Walter Verini.

Loro due vennero eletti, lei sfiorò il seggio per poco. Non è affatto difficile pensare ora possa ricandidarsi nelle file del partito di Renzi, così come è ipotizzabile torni in campo Marco Vinicio Guasticchi, sempre a fianco dell’ex sindaco di Firenze. Con quali chanches? Poche forse, anche se le coalizioni sono ancora tutte da costruire. Nel frattempo Mori e Nicola Preiti, coordinatori provinciali di Iv, esprimono apprezzamento per l’operato del presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi.

"Italia Viva farà tesoro dell’Agenda Draghi – affermano - un patrimonio che ci ha regalato, e che intendiamo valorizzare aggregando intorno ad essa le migliori forze riformiste per vincere le elezioni e chiudere finalmente con questa subcultura populista e sovranista ovunque collocata".

E sempre a proposito di deja vu ecco che rispunta una figura della politica perugina piuttosto nota: tocca a Carmine Camicia, che ha attraversato negli anni la galassia dei partiti del centrodestra in Consiglio Comunale a Perugia, farsi sotto. E lo fa con il partito di Gianluigi Paragone, Italexit.

"Si è riunito l’organismo regionale di Italexit – fa sapere Camicia che è coordinatore comunale del movimento - ed è stato costituito il comitato elettorale un gruppo di persone che coordinerà la campagna elettorale. Dopo una discussione sul programna elettorale da condividere con i cittadini elettori, l’assemblea ha scelto anche i candidati da inserire nelle liste". Il nodo per Italexit è proprio quello della raccolta delle firme, sfida non semplice visto che mancano tre settimane alla presentazione dei simboli".

Michele Nucci