Elezioni, in Umbria è la sfida dei soliti noti. FdI: "Saremo noi il primo partito"

I candidati del partito della Meloni puntano a sorpassare il Pd . Centrodestra favorito nei tre collegi uninominali

Presentazione liste candidati (Ansa)

Presentazione liste candidati (Ansa)

Perugia, 23 agosto 2022 - I soliti noti. Stessa spiaggia, stesso mare. Cambiare tutto per non cambiare niente. Ognuno scelga l’aforisma che preferisce, ma i candidati umbri che si presentano per un posto in Parlamento sono gli stessi. Tutte facce elette alla Camera e al Senato nel 2018, con gente come Walter Verini (Pd) che si farà la quarta legislatura. E la giovane viceministro (sempre dem) Anna Ascani da Città di Castello, che a soli 35 anni entrerà per la terza volta a Montecitorio. Stesso scenario a destra, con i pochi posti occupati da uscenti: solo i partiti che hanno qualche chances in più (FdI) hanno messo in campo un paio di volti nuovi (già consiglieri regionali).

L’Umbria il 25 settembre arriverà in Parlamento dimezzata: da 16 eletti scenderà a 9. Nonostante ciò si sono presentati più di 150 candidati. Tra i volti noti, oltre ad Ascani, c’è come capolista al Senato Antonio Guidi, ex ministro per la Famiglia nel primo governo Berlusconi e ora nell’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia. Proprio il partito di Giorgia Meloni in Umbria punta a sorpassare il Pd che nonostante non sia più al governo della Regione e delle due città principali (Perugia e Terni), resta sempre la prima forza politica.

"Ora iniziamo a lavorare per fare di FdI il primo partito in Umbria dopo che i sondaggi ci danno come primo in Italia", dicono i parlamentari uscenti e ora ricandidati Franco Zaffini, che corre all’uninominale del Senato, coordinatore regionale del partito, ed Emanuele Prisco, capolista per il plurinominale della Camera. "Siamo pronti alla sfida - aggiunge Zaffini - e ci siamo dati un obiettivo ambizioso e storico per l’Umbria, guidare e trainare la coalizione alla soglia dei 300mila voti di umbri che scelgono il centrodestra per essere rappresentati nel prossimo governo nazionale".

Stando ai sondaggi, nel Cuore Verde d’Italia i giochi per i tre collegi uninominali sembrano fatti: il primo per la Camera potrebbe andare alla Lega con il segretario regionale, sindaco di Nocera Umbra e parlamentare uscente Virginio Caparvi; l’altro seggio alla Camera dovrebbe conquistarlo il fedelissimo di Antonio Tajani, l’azzurro ternano Raffele Nevi; quello unico per il Senato sembra destinato a Zaffini di FdI. Anche qui Azione e Italia Viva hanno fatto una infornata di ex Pd: l’ultimo ‘salto della quaglia’ è del consigliere regionale Donatella Porzi, che nel giro di una settimana ha detto addio al gruppo dei Democratici in Regione e si è candidata con il Terzo polo. Altra ex è Carla Casciari (già assessore regionale) e c’è pure l’ex segretario regionale umbro Giacomo Leonelli, che però ha lasciato il Pd mesi fa sposando la causa di Calenda.

Nei Cinquestelle l’unica chanche spetta a Emma Pavanelli, senatrice uscente che ha vinto le parlamentarie e che entrò a Palazzo Madama nel 2019 grazie a un controverso riconteggio di seggi tra Umbria e Sicilia.