La corsa a sindaca: due sfidanti a Perugia. Molte donne in corsa anche in altre città

Cresce la presenza femminile nella partecipazione alla politica. Nel capoluogo umbro in campo Vittoria Ferdinandi e Margherita Soccia. La tradizione si rinnova dopo le tre donne presidenti della Regione

Perugia, 27 marzo 2024 – A giugno Perugia avrà una sindaca. A contendersi la poltrona più importante di Palazzo dei Priori sono infatti due donne, anche giovani: Vittoria Ferdinandi, 37 anni, a capo di un campo ‘larghissimo’ e Margherita Scoccia che di anni ne ha 45 ed è la candidata del centrodestra.

Da queste parti a dire la verità le sfide al femminile non sono una novità: in Umbria, infatti, al governo della Giunta c’è una presidentessa da ben 24 anni.

Maria Rita Lorenzetti lo è stata dal 2000 al 2010, Catiuscia Marini dal 2010 al 2019 e ora Donatella Tesei e il prossimo autunno potrebbe addirittura sfidare un’altra donna, la sindaca di Assisi, Stefania Proietti.

Le storie della candidate perugine sono tra loro molto diverse: Ferdinandi ha una doppia laurea in Filosofia e Scienze tecniche e psicologiche. È impegnata politicamente dai tempi del liceo classico, anche se non si è mai candidata in una istituzione.

È balzata alle cronache cinque anni fa, quando era direttrice di un ristorante a Perugia e che impiega un gruppo di ragazzi e ragazze che soffrono di disturbi mentali di diversa entità e che si alternano tra cucina, sala e bancone.

E per questo motivo ha ricevuto l’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella «per il suo contributo nella promozione di pratiche di autonomia e di inclusione sociale per i malati psichiatrici».

Ferdinandi ha miracolosamente ricompattato la sinistra perugina, frammentata da oltre un decennio, anche se la sua scalata al Palazzo appare tutt’altro che semplice. La grande favorita a Perugia però è Margherita Scoccia di Fratelli d’Italia che nel 2019 si candidò per la prima volta alle elezioni comunali.

Il suo non fu un risultato esaltante: ottava nella graduatoria dei «meloniani», superata da tutti gli attuali consiglieri comunali. Nominata assessore all’Urbanistica, punta a vincere già al primo turno.

A Firenze, per lo scranno più alto di Palazzo Vecchio saranno tre donne - tutte del centrosinistra - a contendersi l’elezione a sindaco (in attesa che il centrodestra sciolga la riserva sul proprio candidato). C’è Sara Funaro, attuale assessore al Welfare e delfina di Dario Nardella, che è sostenuta, oltre che dal Pd, anche da Azione, Sinistra Italiana, Volt, Verdi, +Europa, Movimento laburista, socialisti e Azione. Poi troviamo Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana ed esponente di primo piano di Italia Viva a Firenze.

Infine, c’è anche Cecilia Del Re che, dopo esser stata estromessa dalla giunta comunale, ha fondato il movimento Firenze democratica.

Per lei però si potrebbero aprire le porte di un accordo con “11 Agosto” di Tomaso Montanari o anche con Iv, ma questo lo si saprà solo dopo Pasqua.

A Prato sarà la consigliera regionale Ilaria Bugetti a correre per il Pd che nel frattempo sta lavorando per definire i confini del campo largo pratese. Sostegno sicuro da Demos e liste civiche, dovrebbero essere definiti nelle prossime ore accordi con M5S, Alleanza Verdi Sinistra e + Europa.

E’ la prima donna della storia a correre per il centrosinistra per la poltrona di sindaco e si scontrerà con l’ex assessore di Fratelli d’Italia Gianni Cenni, candidato del centrodestra unito. Il Pd ha impiegato quasi un mese più del previsto a trovare al suo interno l’accordo su Bugetti: alla fine ha scelto la consigliera regionale in ticket con l’attuale vice sindaco, Simone Faggi, che tornerà a ricoprire il ruolo in caso di vittoria.

E veniamo a Livorno. Qui ci sono due donne per sette candidati a sindaco. Due donne dalle ideologie e dai posizionamenti politici in antitesi tra loro.

Valentina Barale e Costanza Vaccaro, le due quote rosa pronte a sfidare l’incumbent Luca Salvetti per la conquista di Palazzo Civico.

La prima, è la candidata della coalizione del Primo Polo, rassemblement della sinistra movimentista composto da Buongiorno Livorno (di cui è leader e capogruppo in consiglio comunale), Movimento 5 Stelle (per la prima volta in coalizione in città), Rifondazione, Possibile, più due liste civiche.

A destra, Costanza Vaccaro, fresca candidata di Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi, sulla base di un accordo lampo di metà marzo siglato col sindaco di Terni nel giorno della sua discesa a Livorno in camper per la campagna in vista delle europee. Carriera politica ventennale quella di Vaccaro, la più votata nel 2019 con oltre mille preferenze, sempre nell’alveo del centrodestra: prima nel Ccd-Udc, poi Pdl, Lega, Italexit alle politiche del ‘22 con Paragone.