SILVIA ANGELICI
Umbria

"Dammi i soldi per la droga": botte e minacce alla madre. Lei lo denuncia

L'uomo è indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia e estorsione commessi in ambito familiare. Per lui scatta il divieto di avvicinamento

Sono intervenuti i Carabinieri

Sono intervenuti i Carabinieri

Perugia, 2 ottobre 2023 - Schiavo dell' alcol e della droga. A scontarla la madre, costretta a suon di minacce, scenate violente, botte e vessazioni a dare i soldi al figlio per pagarsi i vizi.  I carabinieri della Stazione di Bastia Umbra hanno eseguito un provvedimento emesso dal gip di Perugia con il quale è stato disposto l'allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento alla parte offesa, nei confronti di un 50enne. 

L'uomo, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione commessi in ambito familiare, secondo quanto accertato nel corso delle indagini, avrebbe ripetutamente vessato e minacciato la propria madre convivente allo scopo di farsi consegnare dei soldi da utilizzare per l'acquisto di alcolici e sostanze stupefacenti.

I comportamenti minacciosi e violenti, testimoniati anche dalla sorella dell'indagato, sarebbero avvenuti in periodi e tempi diversi; l'uomo, secondo quanto ricostruito, era diventato incontrollabile con minacce giornaliere con danneggiamenti di oggetti, urla e anche violenze fisiche con pugni, calci e schiaffi.

Le continue aggressioni avevano determinato nella donna uno stato di completa soggezione a causa della sua età e delle precarie condizioni di salute. La denuncia della persona offesa e i riscontri operati dai militari e provenienti anche dalle dichiarazioni della figlia hanno evidenziato un quadro di continue e abituali prevaricazioni poste in essere dall'uomo allo scopo di sottomettere la madre e limitarne la sua libertà morale e fisica. Alla luce di questi fatti la procura di Perugia ha chiesto e ottenuto dal gip l'emissione di un provvedimento cautelare.

I provvedimenti: all'uomo è stato prescritto sia di lasciare immediatamente la casa familiare e di non accedervi senza l'autorizzazione del giudice nonché di non avvicinarsi a meno di 150 metri dai luoghi abitualmente frequentati dalla madre con contestuale obbligo di non comunicare con quest'ultima in nessuna forma.