REDAZIONE UMBRIA

Vissani riapre il ristorante Ma serve cibo e polemiche

"Secondo il premier Conte non sarebbe stato lasciato indietro nessuno. Non mi sembra sia andata proprio così. I nostri locali vanno sostenuti".

"Spero di poter lavorare per coprire almeno le spese", confida all’agenzia Ansa. Gianfranco Vissani, celebrato chef tra i più famosi d’italia, riapre il suo storico locale tra Todi e Orvieto, ‘Casa Vissani’. Sono state settimane di sofferenza per un cavallo di razza come lui, che a dispetto dei suoi 68 anni è ancora attivo più che mai nel panorama della grande cucina internazionale, anche di quella che ormai gioca le proprie carte davanti alle telecamere. Ma l’emergenza-Covid non sembra aver attenuato la verve polemica del grande cuoco, il quale continua nelle proprie critiche all’indirizzo del Governo, peraltro già ampiamente esternate durante la fase più calda della pandemia: "Il presidente del Consiglio, Conte, aveva detto che non avrebbe lasciato indietro nessuno, non mi sembra che sia andata così". E prosegue: "La situazione è sotto gli occhi di tutti, per tornare ai livelli del pre-Covid serviranno, se tutto andrà bene, almeno tre o quattro anni", pronostica lo chef.

Gli fa eco il figlio, Luca Vissani, l’attuale titolare del ristorante: "Ripartiamo – sostiene – non certo per fare chissà quali fatturati, abbiamo deciso di ricominciare anche per i nostri collaboratori che per noi sono come una seconda famiglia". Il maestro Gianfranco è un fiume in piena: "La nostra categoria, ma anche quelle degli albergatori e dei gestori dei locali, avrebbero dovute essere maggiormente sostenute nei mesi di chiusura e adesso necessitano di aiuti. Il premier e i ministri vadano per il Paese a rendersi conto di come stanno le cose e se vogliono aiutare davvero questa povera Italia facciano più debito pubblico". D’altra parte – sottolinea ancora – la ristorazione da sola vale il 13% del Pil. "In autunno – prosegue – non so quante attività resteranno aperte, intanto in Francia si dice che il 60% non riaprirà e da imprenditore uscirei dall’Unione europea. Non vedo un aiuto, questa Ue fa chi figli e chi figliastri".

‘Casa Vissani’ celebra la riapertura con un abbinamento culinario straordinario tra anatra e anguilla, in linea con la qualità eccelsa da sempre presentata ai propri cvlienti, ma il locale è alle prese anche con leconseguenze della chiusura del viadotto di Montoro, circostanza che ormai da giorni convoglia sulla strada di Baschi il traffico pesante di mezza Italia con una congestione viaria che rende difficoltoso ogni spostamento . "Occorrerebbe – conclude Gianfranco Vissani – una maggiore corporazione tra ristoratori: abbiamo capito che non possiamo contare sullo Stato e quindi dobbiamo aiutarci di più tra di noi".