REDAZIONE UMBRIA

Urologia ospedaliera depotenziata: "Silenzi da politici e vertici sanitari"

Ira dell’associazione Prometeo: "La carenza del servizio danneggia gli anziani, inascoltato il nostro appello"

L’ospedale orvietano

L’ospedale orvietano

Nessuna risposta da parte delle autorità sanitarie e politiche sul forte depotenziamento del servizio ospedaliero di Urologia. Lo segnala l’associazione Prometeo che ha sollevato ormai da mesi la questione del grave disservizo del reparto che funziona a corrente alternata o, per meglio dire, non funziona più. L’associazione denuncia la grave latitanza dei politici e dei vertici sanitari. Nessuno sembra infatti intenzionato ad affrontare e risolvere il problema. "Torniamo indietro di cinque mesi, quando abbiamo promosso un incontro con i candidati sindaco. Tutti i candidati hanno partecipato con entusiasmo, mostrando interesse per la nostra pluriennale attività di approfondimento sull’erogazione dei servizi sanitari nel territorio. Sono passate le elezioni, la sanità pubblica orvietana è però sempre lì, irraggiungibile per molti, eccellente per i pochi che riescono ad accedervi - tuona Prometeo -, credevamo che i nostri rappresentanti rispondessero all’appello e alla nostra denuncia sull’inesistenza dell’Unità operativa di urologia, lanciati la scorsa settimana. Una carenza che procura disagio alla popolazione anziana, come quella orvietana, ed alle sue tasche. Invece, passate le elezioni, il nulla, a parte un timido approccio di Roberta Palazzetti. Crediamo che l’intervento di alcuni sindaci che sollecitano la riunione della Conferenza dei sindaci, seppure importante, dimostri come questi organismi siano inefficaci quando si tratta di affrontare problemi di un territorio periferico rispetto ai centri decisionali.Sono Coletto e la Tesei coloro che devono ascoltarci, coloro che hanno sempre sostenuto che il Santa Maria della Stella è Dea di primo livello con tutte le prestazioni propriamente previste garantite per tutti". Prometo aggiunge che:"La difficoltà di avere un servizio di urologia fa emergere un aspetto che nessuno, neanche in campagna elettorale, ha sollevato, cioè la sparizione del Distretto sanitario dell’Orvietano e la mancata assegnazione di una Centrale operativa territoriale, scelte che rendono più difficile affrontare i problemi. Infatti, ogni rilevazione su numeri ed efficienza dell’erogazione dei servizi sanitari nel nostro territorio verrà granellizzata e poi ricompattata su di un’area che ricomprenderà Terni, Spoleto e Foligno con l’evidente conseguenza che la maggiore efficienza di altri territori pareggerà le criticità di Orvieto"

Cla.Lat.