Un "pezzo" del nuovo Turreno si farà

La Giunta approva il primo stralcio che riguarda ’solo’ il recupero strutturale dell’immobile e la Turrenetta

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L’approvazione del progetto definitivo del primo stralcio dell’ex cinema Turreno (in piazza Danti, a Perugia) sembra quasi una risposta al "polverone" alzato la settimana scorsa da alcune forze di opposizione in Consiglio comunale e regionale. Il timore è infatti che il progetto resti zoppo per mancanza di fondi. Quello "licenziato" ieri è il primo stralcio dell’intervento di recupero che riguarda gli interventi per 4.834.000 euro (grazie all’impegno finanziario assunto da Regione Umbria, Fondazione Perugia e Comune di Perugia), sul recupero strutturale di tutto il teatro e la completa realizzazione della sala interna (Turrenetta) con annesso foyer e ingresso indipendente, che potrà realizzarsi grazie all’acquisto da parte del Comune di nuovi spazi che si affacciano su via Bartolo.

Ieri mattina si era svolto anche un sopralluogo nel teatro con il sindaco Andrea Romizi, Ernesto Cesaretti della Fondazione Perugia, con l’assessore regionale Paola Agabiti, gli assessori Margherita Scoccia e Leonardo Varasano e l’Ingegner Fabio Zepparelli.

"Il progetto generale del Turreno – spiega il Comune – prevede la realizzazione di uno spazio polivalente che, superando la tradizionale impostazione teatrale, mediante opportune scelte funzionali e architettoniche, consente una più ampia e variegata fruizione (teatro, musica, cinema, danza, convegni, congressi, eventi di intrattenimento di varia natura). Inoltre la dotazione di soluzioni impiantistiche e tecnologiche lo renderanno un laboratorio culturale innovativo nel campo dei sistemi digitali finalizzati a migliorare la produzione dello spettacolo e delle altre attività culturali, capace di innovarne la fruizione, sia dal vivo che on line". "La struttura – aggiunge Palazzo dei Priori – completamente rinnovata, potrà inoltre fungere da piazza coperta, da centro congressi, senza mai perdere la sua funzione di cinema e teatro, in un’ottica di flessibilità tale da consentirne un utilizzo in chiave contemporanea". Il progetto è stato redatto da un gruppo di professionisti specializzati in ambito teatrale e convegnistico, tra cui lo Studio Sylos Labini & Partner, Eutecné, Exsup, Biobyte e Studio Laurieri, che sono risultati vincitori della gara europea per la progettazione svoltasi lo scorso anno.