
’UJ si farà ma solo all’Arena e al Morlacchi’
Umbria Jazz 2021 si farà in luglio (9-18) ma solo in due location ben definite: l’Arena Santa Giuliana e il Teatro Morlacchi. Non ci saranno dunque i palchi in piazza IV Novembre né ai Giardini Carducci. La notizia non è ancora ufficiale (la speranza è l’ultima a morire) ma l’organizzazione sta lavorando seguendo questi criteri. Gli unici, al momento, in grado di garantire il rispetto delle norme anti-assembramento e anti-contagio imposte dalla pandemia, in un paese, il nostro, in cui la vaccinazione massiva è un obiettivo che sembra ancora lontano.
Impensabile infatti ipotizzare lo svolgimento della kermesse secondo le sue solite modalità che portano l’acropoli ad essere punto di attrazione per tantissime persone durante l’intero arco della giornata e fino a notte fonda. Né del resto è ipotizzabile lo svolgimento di concerti in piazza IV Novembre con posti distanziati dentro un ’recinto’ (come accaduto lo scorso anno), che comunque finirebbe con l’attirare in centro storico troppe persone. "Quello della scorsa estate con ’Jazz in August’ – dice il direttore artistico Carlo Pagnotta – ha voluto essere un segnale di presenza e speranza". Ma il persistere dell’emergenza sanitaria impone cautele che impediscono il ritorno a quella normalità che ancora non si intravede. Per la prima, anzi la seconda volta (anche se per ragioni completamente diverse) nella sua storia dunque, Umbria Jazz “cambia pelle“ adattandosi alle esigenze di una situazione che continua a tenere sotto scacco il mondo intero. Secondo quanto si è appreso infatti, i concerti si svolgeranno solo all’interno dell’Arena Santa Giuliana, dove è possibile operare un controllo e quindi la tracciabilità del pubblico che li seguirà. Idem per quanto riguarda il Morlacchi. Gli artisti? Al momento sarebbe confermata la presenza anche degli stranieri, che avranno però la possibilità di disdire i contratti senza penali a causa del Covid fino a 40 giorni prima dell’evento. In molti vorrebbero inserire la clausola-garanzia di avere sul palco solo persone vaccinate.
Un ’paletto’ difficile da rispettare, almeno fino a quando la campagna vaccinale non coinvolgerà i lavoratori dello spettacolo. E una data certa al momento non c’è. L’organizzazione sta pensando piuttosto di offrire garanzie con i tamponi e una efficace rete di controllo negli accessi. Per garantire questi servizi sarebbero già state previste somme consistenti: si parla di oltre centomila euro. "Resta anche la possibilità che qualche artista americano, visto che negli Usa sono quasi tutti vaccinati, ci ripensi" dice Carlo Pagnotta che sta lavorando al completamento del cartellone di quest’anno "ma già anche a quello del 2022 e all’evento in sinergia con il Due Mondi a Spoleto". Il cartellone dell’Arena (da completare) vede confermati al momento i concerti con Wynton Marsalis & Jazz at Lincoln Center Orchestra (9 luglio) ; Stefano Bollani (10); Jamie Cullum (12 luglio); Tom Jones (13); An evening with Branford Marsalis (14).
Donatella Miliani