
il belga Denis André Dasoul
Perugia, 7 novembre 2017 - Stava facendo surf nell’isola di Bali, in Indonesia, quando è stato centrato in pieno da un fulmine. Una morte assurda, in mare, durante una vacanza. Ha perso la vita così l’ex giocatore del Perugia calcio Denis Andrè Dasoul. Il centrocampista belga aveva soltanto 34 anni. Viveva e lavorava in Australia, dove si era trasferito una volta appese le scarpette al chiodo.
La famiglia Gaucci lo portò in Italia nel 2001, in piena estate. Lo prelevò dallo Standard Liegi insieme ad altri tre compagni: Rapahel Galeri, Fabian Michel Jacquemin e Donovan Maury. Ma Dasoul non riuscì mai ad esordire in serie A con la squadra biancorossa allora allenata dal tecnico Serse Cosmi, tanto che nella stagione successiva tornò al Genk. Dal Belgio all’Austria, con la casacca del Sw Bregenz, e poi di nuovo in Belgio, all’Anversa. Nel 2005 il calciatore tornò in Italia, questa volta direzione Foggia, collezionando 21 presenze con la maglia rossonera. Un solo campionato prima di ricominciare a girovagare tra Belgio (Union St Gilloise) e Italia (Este, Bolzano, Jesolo e Torres). Nella sua carriera contò anche due presenze con l’Under 19 del Belgio. Poi l’addio al calcio, nel 2011, a soli 28 anni, per dedicarsi alla sua passione, il surf. Quella stessa che lo ha portato alla morte.
Lo scorso aprile un altro ex giocatore del Perugia, Moise Brou Apanga, era deceduto in Gabon a 35 anni per un infarto in allenamento. Il difensore, che in carriera aveva indossato tra le altre le maglie anche quella di Brescia e Sambenedettese, venne colto da un improvviso attacco cardiaco accusato mentre stava lavorando col suo club a Libreville: il Football Canon 105.