REDAZIONE UMBRIA

Turismo, partenza col freno a mano. Ma i grandi eventi fanno boom

Negativi i dati dei primi tre mesi dell’anno, con i Ceri e il Giro d’Italia è attesa l’inversione di tendenza

Giro d’Italia

Giro d’Italia

Il turismo è un tema costante nella città, sempre attenta alla possibilità di accogliere quanti più visitatori . Nel primo trimestre del 2025, però, i dati divulgati dalla Regione Umbria hanno evidenziato come si sia registrato, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, un calo sia negli arrivi (–15%) sia nelle presenze (–5,8%). La bella stagione ormai alle porte apre però a un periodo foriero di grandi eventi e, di conseguenza, altrettante presenze. Un primo antipasto è stato visto ieri con la città gremita di persone accorse a Gubbio per la Festa dei Ceri, ma tra appena due giorni saranno i ciclisti del Giro d’Italia a prendersi il palcoscenico con la partenza della nona tappa della kermesse ciclistica italiana per eccellenza di quest’anno. Anche i numeri delle strutture ricettive – o almeno di quelli presenti sulle più note piattaforme online di prenotazione – testimoniano la ripresa del comprensorio dal punto di vista turistico. Una situazione che però andrà analizzata a fondo e il prossimo 20 maggio è prevista la prima riunione della Consulta del turismo, che è vicina a pubblicare un calendario di appuntamenti a cui la città di pietra farà da cornice nei prossimi mesi. "È frutto di un lavoro condiviso – ha spiegato l’assessore Paola Salciarini – che abbiamo elaborato evitando di sovrapporre i tanti eventi che caratterizzano la nostra estate e che meritano tutti lo spazio giusto. Guardando al primo trimestre dell’anno i dati della regione non si riferiscono solo a Gubbio, ma a tutto il comprensorio: è chiaro – prosegue l’assessore – che andranno incrementate ormai il prossimo anno le iniziative nel periodo primaverile, mentre su quelle autunnali stiamo già lavorando, in particolare sulla mostra mercato del tartufo ed entro maggio presenteremo gli spettacoli della stagione estiva al Teatro Romano, tutti di altissima qualità".

Federico Minelli