Trasporto, i sindacati rilanciano ’Una gara per i bus, l’altra sul ferro’

La controproposta di Cgil-Cisal "Invece che quattro lotti se ne prevedano due". Venerdì il faccia a faccia

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Non quattro ma due lotti, entrambi di dimensione regionale, uno per il trasporto su gomma, urbano ed extraurbano, per impianti fissi e mobilità alternativa, navigazione e percorsi ciclabili, l’altro per il ferro, comprensivo anche delle rispettive manutenzioni del materiale rotabile e su gomma. È la controproposta che Filt Cgil e Faisa Cisal dell’Umbria avanzano alla Regione, in vista del prossimo confronto programmato il 2 settembre sulla gara per il Tpl. Una proposta che - come hanno sottolineato i segretari dei due sindacati, Ciro Zeno e Christian Di Girolamo - vuole essere un’apertura verso la giunta regionale, che "eviti lo spacchettamento e la privatizzazione surrettizia del servizio, garantendo economie di scala ed efficienza economica, ma venendo comunque incontro alle esigenze di riorganizzazione prospettate da palazzo Donini, in una logica però settoriale e non di frammentazione territoriale". Nel corso di una conferenza stampa, i sindacati hanno espresso i timori che derivano dalla lettura della delibera di giunta, varata lo scorso 10 agosto, nella quale si esplicita la misura del finanziamento da mettere a gara per il Tpl in Umbria. "Questi non sono ‘risparmì come dice la Regione, ma molto più banalmente tagli, che avranno necessariamente ripercussioni sul servizio, sul personale, o sul costo dei biglietti", osservano i sindacati. Preoccupati, inoltre, per "l’assenza di ogni riferimento alla navigazione sul Trasimeno e a tutto il settore delle manutenzioni, che attualmente dà lavoro a circa 150 persone".