Tornano le truffe al telefono: "Attenzione"

L’allarme sui social per i tentativi di raggiro soprattutto ai danni degli anziani. "Chiedono informazioni personali, non abboccate"

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di Alessandro Orfei

Tornano a far capolino le truffe telefoniche. Una piaga che non smette di tormentare le nostre città e, spesso, colpisce i cittadini più sensibili e con meno strumenti per rendersi conto della situazione, come gli anziani. Gli ultimi giorni, due le situazioni a rischio che si sono verificate a Foligno. La prima è quella denunciata da Giulia sui social. La modalità è questa: una chiamata al numero fisso di casa, da un cellulare. A rispondere è la mamma, quasi 60 anni. L’uomo che parla risponde con un accento perugino molto accentuato e si finge un parente. Non si presenta, ma dice di conoscere l’interlocutore dal quale cerca di prendere informazioni, nomi e numeri di telefono, facendo finta di non sentire bene, per colpa della linea disturbata. La signora però non ci casca e riattacca.

"Lo faccio presente – dice Giulia – per evitare che si approfittino di persone anziane. Non date nomi o informazioni personali". Chissà se la telefonata fosse proseguita, si sarebbe potuto arrivare ad una richiesta di denaro. E se l’interlocutore fosse stato un anziano sprovveduto, ci sarebbe potuto cadere. Non è la prima volta che a casa Paolucci arrivano questo genere di telefonate. L’ultima due anni fa, con la stessa tattica, con la cadenza perugina dell’interlocutore, che si finge parente. Dai social si è fatta avanti anche un’altra persona che ha ricevuto, nei giorni scorsi, la stessa telefonata. Laura ha risposto, ma anche lei non si è fatta fregare. L’allarme delle truffe resta dunque molto alto. Ne è la spia il fatto che è salito l’allarme per furti o rapine anche di fronte a tre ragazzi che, venerdì, giravano per la zona di via Monte Bianco e via Monte Rosa, suonando e chiedendo di entrare per una informativa sull’aumento del costo dell’energia. "Attenzione, soprattutto agli anziani", ha scritto Catalin sui social.

La truffa che passa dal telefono fisso era stata, finora, abbastanza insolita lasciando lo spazio a casi di truffe online sempre più frequenti. I numeri di Federconsumatori, per l’Umbria, parlano infatti di un aumento del 33 per cento dei fenomeni, anche in relazione alla maggiore esposizione alla rete e ai suoi rischi, seguita alla pandemia e ai prolungati tempi di permanenza a casa. Più comuni, di certo, i casi di phising in cui i truffatori si fingono istituzioni accreditate, tipo Poste Italiane, e spingono a fare azioni che producono solo un danno per l’ignaro cittadino, che si ritrova per esempio con il conto corrente svuotato.