AUGUSTO AUSTERI
Cronaca

Ternana, trattativa di vendita sul filo di lana. Rabbia dei tifosi: "Un incubo che si ripete"

I Club rossoverdi: "Anche la promozione in B sarebbe servita a poco". Striscione di protesta della Curva Nord sulla sede societaria

La sede della Ternana Calcio

La sede della Ternana Calcio

E’ un weekend di lavoro per tutte le parti interessate alla trattativa che deve condurre al passaggio di proprietà della Ternana Calcio. La “due diligence“ è in atto e il progetto relativo al nuovo stadio può divenire una carta fondamentale per consegnare la società rossoverde in mani finalmente solide. Intanto i tifosi esprimono rabbia e si preparano ad assorbire l’eventuale duro colpo di una nuova penalizzazione in classifica. Per evitarla, ovvero ottemperare alle scadenze federali di martedì prossimo, è necessario un clamoroso colpo di reni sul filo di lana. Come si ipotizzava, i nuovi potenziali proprietari della Ternana sembrano esigere totali garanzie anche in merito alla fattibilità immediata del nuovo “Liberati“. Dunque, anche a Palazzo Spada si sta lavorando a ritmi serrati, insieme alla società esterna incaricata, per la verifica del relativo piano economico e finanziario. E’ il passaggio che dovrebbe condurre entro la fine di luglio alla firma della convenzione. C’è dunque un costante filo diretto Terni-Roma e il sindaco Stefano Bandecchi è impegnato in prima persona a collaborare per definire il passaggio di proprietà della Ternana il cui attuale referente, visto il defilarsi dei fratelli D’Alessandro, è il direttore operativo Giuseppe Mangiarano. Per la sopravvivenza del club è d’obbligo giungere al nero su bianco entro la scadenza federale del primo agosto da onorare assolutamente qualora dovesse verificarsi un totale o parziale inadempimento relativo a quella del primo luglio. Il Centro Coordinamento dei Club rossoverdi interviene con un duro comunicato. "Sembra impossibile rivivere anche nell’anno del Centenario un incubo che si ripete", "il susseguirsi di proprietà che provano a fare calcio e business sulle spalle di una comunità e dei suoi tifosi", "vicende che sembrano assurde, grottesche e preoccupanti". "Anche la promozione in serie B sarebbe servita a poco, se non ad allungare di qualche mese l’agonia di una società sembrata da subito non in grado di mantenere le tante promesse fatte a una tifoseria che invece ha dato tutto". Per il Coordinamento club della Ternana il comunicato finale dei D’Alessandro è "l’ultima presa in giro prima della fuga con la coda tra le gambe, bastava in maniera molto più degna dire la verità: non siamo più in grado di andare avanti". Ora "la speranza è di vedere la Ternana in mani di professionisti ed imprenditori seri". Nella notte tra venerdì e sabato i gruppi della Curva Nord hanno esposto sotto la sede della società rossoverde lo striscione “Terni merita rispetto“.

Augusto Austeri