
Tajani promuove l’UniStranieri "La politica estera oggi si fa anche con la forza della cultura"
"L’Università per Stranieri è fondamentale perché apre la porta dell’Italia, della nostra cultura, del nostro saper fare ai cittadini di tanti paesi del mondo. Anche questa è una parte della politica estera". Con queste parole il vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli affari esteri Antonio Tajani ha esaltato il ruolo e la missione internazionale dell’Ateneo di Palazzo Gallenga, suggellando il profondo legame che da sempre lo unisce alla Farnesina.
In città Tajani è arrivato ieri pomeriggio ospite dell’Università per Stranieri. "Torno a Perugia sempre con molto piacere, dal ’94 a qualche mese fa l’ho rappresentata al Parlamento Europeo" ha detto prima di proporre una lectio magistralis su “Diplomazia culturale e ruolo dell’Italia nel mondo“. Punto di partenza la sua idea di politica estera, "strumento fondamentale per favorire la crescita. La politica estera – dice – non la fa solo il ministro con i diplomatici e i funzionari del Ministero degli Esteri. La si fa in tanti: i professori di questa università, quelli che insegnano italiano all’estero, gli istituti di cultura, i militari impegnati nelle missioni di pace, le imprese che esportano il nostro saper fare nel mondo. E’ un grande mosaico dove ogni tessera gioca un ruolo fondamentale e questo Ateneo ne fa parte". E a Perugia, ricorda, potrebbero arrivare borse di studio per formare la classe dirigente del continente africano, decisivo per la politica estera italiano.
Prima della lectio magistralis, il ministro parla di politica locale. Quanto al futuro del sindaco Andrea Romizi, sottolinea che ora "sta facendo bene il sindaco, poi è talmente bravo che potrà fare tutto". E sull’ipotesi di una candidatura alla presidenza della Regione, taglia corto: "C’è la presidente Tesei che sta facendo bene". Se il voto di metà maggio potrà essere un banco di prova per il governo, il vicepremier spiega che "si vota in città diverse con vocazioni di sinistra o centrodestra, ma il consenso nei confronti del Governo è ampio e noi faremo in modo di vincere nel maggior numero di città per governare bene". Lo sguardo si amplia all’inflazione ("mi auguro che la Banca centrale europea non continui con la scelta di alzare i tassi, in questo momento serve aiutare la crescita"), al nuovo decreto lavoro e alla mediazione del Vaticano per la pace tra Ucraina e Russia. "Sono favorevole a tutti i tentativi, fermo restando che non può esserci pace senza giustizia".
Sofia Coletti