Tagliati rovi infestanti sulle sponde: "Basta finto ambientalismo"

A Magione, intervento di taglio dei rovi rivela discarica nascosta lungo il lago Trasimeno. Associazione ambientalista denuncia mancate manutenzioni e chiede interventi programmati per ripristinare l'ecosistema. Comune in azione per proseguire l'opera.

Tagliati rovi  infestanti sulle sponde: "Basta finto ambientalismo"

Tagliati rovi infestanti sulle sponde: "Basta finto ambientalismo"

MAGIONE – Una discarica nascosta tra i rovi. Ecco cosa è stato trovato dopo l’inizio del taglio dei rovi in un tratto di costa nel territorio di Magione. Si tratta di un intervento tanto atteso che ha riportato un importante "respiro" lungo le sponde e che è consistito nell’estirpare le piante infestanti che si trovano a ridosso del lago, in questo caso nella fascia che corre parallela a via dell’Università e al nuovo tratto dell’anello ciclopedonale del Trasimeno. Un’area lunga alcune centinaia di metri e che arriva fino al pontile di Monte del Lago. Ma le fotografie del prima e dopo l’intervento hanno spalancato il tema delle mancate manutenzioni, in particolare da parte dell’associazione "Trasimeno da tutelare" che nel mostrarle punta ad un messaggio chiaro "Basta con questo finto ambientalismo che confonde incuria e sporcizia con l’ecologia da almeno 30 anni. Va ripristinata la condizione ottimale di campo-canneto-lago e non quella attuale di campo-rovi-canneto-lago. Servono interventi periodici e programmati per il taglio dei rovi, i dragaggi, la disinfestazione e il taglio delle alghe lungo le rive dove ci sono abitanti e turisti. Poi c’è il grande tema di come fare arrivare acqua al Trasimeno (Diga Montedoglio e Diga del Chiascio)". Il Comune di Magione per poter eseguire questo intervento ha richiesto alla Regione l’autorizzazione sottoposta a Vinca (Valutazione di Incidenza Ambientale), se pianificati per tempo dunque – considerato il periodo necessario al rilascio del permesso – questi tipi di intervento si possono attuare e il Comune di Magione si è già messo in moto per proseguire per altri circa 500 metri, fino all’area delle spiagge. "I rovi un tempo non erano così diffusi, è la moda degli ultimi 30 anni che li ha fatti crescere a dismisura. L’ecologia scambiata per incuria ha creato e sta creando enormi danni al Trasimeno. Speriamo che da adesso in avanti ci sia una forte azione di taglio dei rovi e ripristino delle normali funzionalità del lago".