"Il fatto riportato nell’interrogazione non è mai accaduto". Così la presidente della Regione, Donatella Tesei, ha risposto all’interrogazione di Tommaso Bori e Simona Meloni (Pd) sull’evento di presentazione della legge e della Giornata sul made in Italy, svoltosi lo scorso 10 aprile nella sede di Sviluppumbria di Foligno, alla presenza di un esponente di FdI e promosso, in alcuni materiali, come appuntamento politico. Bori ha chiesto chiarimenti sull’iniziativa domandando se "la presidente fosse a conoscenza dell’evento e se intenda prendere provvedimenti. Sviluppumbria è gestita dalla Regione e dovrebbe essere di tutti, a prescindere dai loghi di partito. La presidente deve spiegare se siamo diventati una depandance del partito di Giorgia Meloni". "Né io né la Giunta regionale - ha spiegato Tesei - eravamo a conoscenza dell’iniziativa in quanto nessuna comunicazione è stata fatta da Sviluppumbria così come nessun invito a partecipare è pervenuto. Non esiste alcun obbligo in capo alle società partecipate di informare la Giunta in merito alle attività ordinarie, con una iniziativa ricaduta peraltro in un periodo ancora non di par condicio elettorale. Leggendo l’interrogazione mi sono chiesta se la mia ben nota rigidità sul principio di rispetto delle istituzioni fosse stata poco intesa da parte di qualche amministratore delle partecipate". Tesei ha inoltre ricordato di aver voluto comunque approfondire chiedendo all’amministratore unico di Sviluppumbria "una adeguata relazione sul supposto fatto". Ha così poi letto integralmente in aula la relazione di Michela Sciurpa, "la quale nega che per tale evento, rivolto come da mission allo sviluppo delle imprese del territorio, sia stato utilizzato in sala o nella comunicazione istituzionale il simbolo di partito". "Né Sviluppumbria né l’amministratore unico - scrive Sciurpa nella relazione letta dalla presidente Tesei - sono responsabili della comunicazione di terzi che è stata fatta per questo evento e Fratelli d’Italia da parte di Sviluppumbria è stata solo citata in un post di Facebook, solo come partecipante al pari degli altri intervenuti". Dura la replica di Bori: "Un amministratore promuove nell’azienda pubblica che presiede una iniziativa di partito, è solo questa la realtà e così sono andate le cose e la sua risposta non è accettabile. Il fatto che lei e la Giunta non ne eravate a conoscenza va a merito vostro, ma avendo mandato una comunicazione per vietare queste dovrebbe prendere anche provvedimenti. Fare iniziative di partito in strutture di aziende pubbliche non va bene".
Alessandro Orfei