REDAZIONE UMBRIA

Sulla sanità è scontro tra sindaci: "Tardani non difenda la Regione"

Il primo cittadino di Parrano: "Finalità politiche del Comitato per la salute? Parole che fanno sorridere"

Valentino Filippetti

Valentino Filippetti

Il sindaco di Parrano, Valentino Filippetti, attacca la collega di Orvieto, Roberta Tardani, sulla mobilitazione popolare a favore della sanità pubblica promossa dall’analogo Comitato che, fino a fine ottobre, sta raccogliendo migliaia di firme a sostegno del mantenimento del Distretto sanitario di Orvieto. Tardani non ha mai nascosto dubbi e sospetti su presunte finalità politiche che, a suo dire, si celerebbero dietro al Comitato per la salute pubblica, i cui responsabili hanno tuttavia spesso ribadito di essere del tutto apartitici. La frase pronunciata dalla sindaca di Orvieto secondo cui "informazioni inesatte che nella percezione della gente rischiano di creare allarmi e preoccupazioni ingiustificate" fa infuriare Fillippetti. "Sono parole che fanno sorridere -dice il sindaco di Parrano-, se è vero che il 70% delle visite specialistiche nella nostra zona vengono svolte negli ambulatori privati e le difficolta dell’ospedale sono quelle denunciate quotidianamente da cittadini e operatori sanitari bisognerebbe lasciare da parte la propaganda ed impegnarsi seriamente per cambiare rotta. Per far questo è necessario che le istituzioni svolgano integralmente il loro ruolo riaccuistando piena autonomia dalle forze politiche". Poi Filippetti indica a Tardani quello che dovrebbe fare davvero a favore della sanità: "Concretamente il Comune di Orvieto deve svolgere a pieno il ruolo di Comune Capofila della zona sociale abbandonando il ruolo di difensore d’ufficio delle politiche sanitarie della Regione. Anche nell’ultima riunione della conferenza dei sindaci l’orientamento ampiamente maggioritario spingeva per una modifica radicale delle scelte regionali. Il vicesindaco di Castel Viscardo , Massimo Tiracorrendo, aveva illustrato con dati chiari l’involuzione che abbiamo subito in ambito sanitario. Come si era deciso un incontro con i vertici dell’Asl per affrontare i temi organizzativi del distretto, cosa che a tutt’oggi non si è vista. Quindi il tema non è il ’volemose bene’, ma un lavoro serio che cerchi le soluzioni e un impegno determinato e forte per cambiare le politiche regionali".

Cla.Lat.