
di Silvia Angelici
PERUGIA
"Ho letto le parole di Baiocco sulla sua visione relativa alle criticità del quartiere di Fontivegge. Capisco che siamo in campagna elettorale, capisco che un ipotetico candidato a sindaco debba farsi propaganda, ma sarebbe importante quando si comunicano alcune idee sapere prima che cosa è stato fatto". Così l’assessore Luca Merli replica alle critiche di Baiocco sulla questione Fontivegge.
Allora assessore, cosa è stato fatto per questo quartiere?
"Sicuramente Baiocco non sa il lavoro che è stato fatto in questi ultimi cinque anni, nei quali anche in prima persona ci siamo spesi per risolvere o meglio limitare le problematiche della Stazione. Basti pensare al periodo in cui abbiamo ottenuto la presenza del contingente dell’esercito con l’operazione Strade sicure, destinato non alla Stazione ferroviaria ma all’intero quartiere di Fontivegge. Da più di due anni opera a Fontivegge un nucleo dedicato di sicurezza e decoro della Polizia locale".
Altro da aggiungere?
"Certo: la costante attenzione riservata dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e da tutte le forze dell’ordine con costanti e continui controlli. E l’operazione che è in corso negli ultimi mesi di tutte le forze di polizia con diverse decine di agenti dedicate alla zona fino a tarda notte".
E queste attività che cosa hanno prodotto?
" I problemi di questa fetta di città non sono risolti ma sono pubbliche le attività e i risultati prodotti, ovvero arresti, sequestri di droga, espulsioni, sgomberi di luoghi, locali e appartamenti, chiusure di locali etnici, identificazione e inserimento in Sdi di decine di soggetti".
Però i problemi restano... "E’ chiaro che come ho già detto i problemi di Fontivegge non sono di facile ed immediata risoluzione hanno origini lontane e partono da un’errata evoluzione edilizia, dalle particolarità, come in tutta Italia, di queste zone ferroviarie, da un aumento esponenziale di immigrati irregolari, che hanno sicuramente favorito attività di microcriminalità diffusa e di degrado, con conseguenze sociali, sia sul profilo residenziale che commerciale".
Come pensate di risolvere il nodo dello spopolamento?
"Per ridare slancio alla residenzialità e alle attività commerciali servono l’elevamento del livello di sicurezza con costante attività di prevenzione e repressione, ma anche con una riqualificazione urbanistica che stiamo per terminare e su cui abbiamo investito quasi 30 milioni. Detto questo invito Baiocco a riflettere e forse non siamo noi a dover chiedere scusa alla comunità perugina, piuttosto lui alle forze dell’ordine e ai residenti che costantemente e con incondizionato impegno corale per la città lavorano giorno e notte".