Sorgenti “prosciugate“ Ma sopra i minimi storici

Mancanza di piogge e gran caldo influiscono inevitabillmente sulle portate idriche che restano però al di sopra delle soglie di vera e propria emergenza

La mancanza di piogge e il gran caldo portano inevitabili ripercussioni sulle sorgenti folignati. I dati di Arpa sulla portata evidenziano un’emergenza indiscutibile, con valori in discesa, ma ancora lontani dai minimi. Per la sorgente di Rasiglia – Alzabove, l’ultimo dato del 22 giugno parla di una portata di 247,3 litri al secondo, sotto la media di 272,5 e ben lontano dal massimo valore registrato di 505,6 litri al secondo del 31 maggio 2010. Fortunatamente è anche superiore al minimo storico di 152,3 litri al secondo, dell’11 ottobre 2012. Per quanto riguarda Acquabianca, la portata al 22 giugno 2022 è di 34,3 litri al secondo, ben sotto la media di 49,5 e soprattutto del massimo registrato il 18 aprile 2018 di 184,3 litri al secondo. Il minimo, anche in questo caso, venne registrato nel 2012, con 8,8 litri al secondo. Una delle due sopra la media, nel comprensorio, è la sorgente delle Fonti del Clitunno. Il dato è del 30 giugno, con 1.467 litri al secondo. L’11 marzo 2014 come sorgente ne venivano rilasciati 2.106 e il minimo è di 676,7 ma la media è di 1.307. Sempre sul territorio di Campello, l’altra sorgente monitorata è quella di Vene del Tempio. L’ultimo dato pubblicato è del 14 giugno con 64,2 litri al secondo. La media è di 59.5, il massimo di 130,3 registrato il 17 maggio 2011 e il minimo di 25,5, del 29 gennaio 2018. In questo quadro, va sottolineato che sono pochi i Comuni ad aver emanato le ordinanze per il razionamento dell’acqua. Uno di questi è Montefalco dove è scattato il divieto di utilizzo di acqua destinata a consumo diverso da quello potabile e domestico quindi stop a irrigazione di orti e giardini, innaffiamento di cortili e strade, lavaggio di automezzi in forma privata.

Alessandro Orfei