Sindaci in marcia con Alemanno "Vogliamo rispetto e regole chiare"

Sono arrivati da tutta la regione a Norcia per esprimere solidarietà al primo cittadino, sospeso per 18 mesi. Il presidente di Anci Toniaccini: "Presi di mira troppo spesso. Chiediamo la revisione della legge Severino".

Sindaci in marcia con Alemanno  "Vogliamo rispetto e regole chiare"

Sindaci in marcia con Alemanno "Vogliamo rispetto e regole chiare"

Da Norcia si alza a gran voce la richiesta degli amministratori pubblici umbri per chiedere al Governo e al Parlamento la revisione della legge "Severino". Sono arrivati da tutta la regione per esprimere solidarietà al sindaco Nicola Alemanno, che in seguito alla recente condanna in primo grado per il reato di abuso d’ufficio, in merito alla vicenda della realizzazione della sede della Pro Loco di Norcia in piena emergenza sismica, sarà sospeso dall’incarico per 18 mesi. L’appello, organizzato da Anci Umbria e partito dalla piazza di Norcia, prescinde dal colore politico e ha visto la partecipazione del consigliere regionale Andrea Fora. "Siamo qui per essere vicini al sindaco Alemanno – afferma il presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini – ma soprattutto per chiedere la revisione di questa legge Severino. I sindaci non vogliono né l’immunità né trattamenti particolari, ma vogliono il rispetto. La figura del sindaco è l’unica figura istituzionale che viene sospesa a 18 mesi per una condanna in primo grado e come sappiamo poi nel 97% dei casi non arriva a sentenza definitiva. Vogliamo regole chiare, essere liberi di voler tutelare e difendere le nostre comunità". Nel caso di Alemanno poi c’era anche l’attenuante dell’emergenza terremoto. "Non voglio entrare nel merito della sentenza, ma mi limito a tutelare la figura del sindaco, che oggi viene preso di mira ed accusato per qualsiasi cosa accada. I sindaci devono poter lavorare liberamente con onestà, correttezza e trasparenza, ma senza essere sempre presi di mira". Presenti insieme ai sindaci di Perugia, Andrea Romizi e Foligno Zuccarini, gli amministratori di Terni (vari assessori Mascia Aniello, Viviana Altemura, Lucio Nichinonni) e quelli di Spoleto, Città di Castello, Magione, Bastia, Marsciano, Montegabbione, Deruta, Trevi, Montecchio, Monte Castello di Vibio, Amelia, Fossato di Vico, Sigillo, Assisi, Todi, Acquasparta, Otricoli, Calvi dell’Umbria, Ferentillo, Polino, Avigliano Umbro, Montecastrilli, San Gemini, Montefalco, Campello sul Clitunno, Gualdo Tadino, Torgiano, Castel Ritaldi, Citerna, Preci, Poggiodomo e Tuoro sul Trasimeno. "Ringrazio i colleghi – ha affermato Alemanno – sono onorato di queste presenze che dimostrato la complessità di questa norma e come sia urgente andarla a modificare. Sono amareggiato per la consapevolezza di sapere tutto ciò che è stato fatto e di dover lasciare nel momento in cui stavamo tirando le somme del lavoro".

Daniele Minni