REDAZIONE UMBRIA

Scontro sul mancato patrocinio. L’Anpi a muso duro col sindaco

"Arroganza procedurale e ignoranza culturale. Appresi solo dalla stampa i motivi del silenzio del Comune"

"Arroganza politica e procedurale e ignoranza culturale". Non usa mezzi termini la presidente dell’Anpi provinciale , Mari Franceschini, nel rispondere al sindaco Stefano Zuccarini in merito al mancato patrocinio concesso all’associazione per l’evento del primo ottobre sull’anniversario della fuga degli internati alle Casermette. Zuccarini, sollecitato, in Consiglio comunale aveva spiegato i motivi del diniego, che La Nazione ha riportato. "L’Anpi – scrive Franceschini – aveva inoltrato nei tempi debiti la richiesta. Nessuna risposta ci è mai pervenuta e abbiamo appreso soltanto dalla stampa le motivazioni di un silenzio da parte dell’amministrazione che valutiamo non solo irrispettoso nei confronti di cittadini, ai quali si deve comunque rispondere, ma di scarsa attenzione ai doveri istituzionali". "Il sindaco - aggiunge – non risponde formalmente, come invece avrebbe dovuto, ad una richiesta formulata correttamente dall’Anpi. Non entriamo nel merito di un sì o di un no, siamo consapevoli che la risposta non necessariamente avrebbe dovuto essere positiva, ma istituzionalmente doveva esserci. Il sindaco tace per poi esternare in Consiglio comunale una serie di opinioni che travalicano la richiesta fatta e dimostrano la sua totale ignoranza rispetto ai suoi doveri istituzionali e alla storia del Campo 64 delle Casermette". "Sottolineiamo che l’evento era organizzato da Anpi – prosegue Franceschini - con l’adesione di ben sette associazioni operanti su rete nazionale in difesa dei diritti e dei valori della Costituzione. Come Anpi, denunciamo il comportamento del sindaco Zuccarini che ci ha completamente ignorati anche quando abbiamo sollecitato una risposta a pochi giorni dall’evento. Da parte nostra, con o senza patrocini, continueremo a difendere la storia e la memoria dei nostri territori onorando il nostro compito di ricordare, commemorare e portare avanti con impegno, dedizione, apertura al dialogo e spirito di verità, la lotta per la crescita della democrazia, dei diritti e per l’applicazione della Costituzione. Quella stessa Costituzione su cui il sindaco di Foligno dovrebbe ricordarsi di aver prestato giuramento".

Alessandro Orfei