I robot di Amazon? Nascono in Umbria (e in gran segreto)

Città di Castello, l’azienda Cmc alla ribalta internazionale. Ma c’è il segreto professionale

Gli imprenditori Francesco e Giuseppe Ponti dell’azienda ‘‘Cmc’’

Gli imprenditori Francesco e Giuseppe Ponti dell’azienda ‘‘Cmc’’

Città di Castello (Perugia), 15 maggio 2019 - Arriva dall’Umbria e esattamente da Città di Castello il super robot per i pacchi di Amazon. Si chiama Carton Wrap ed è ideato e prodotto da Cmc, l’azienda di Giuseppe Ponti. In queste ore il nome dell’impresa tifernate rimbalza a livello internazionale perché in un tweet, poi ripreso dall’agenzia Reuters, Dave Clark, vicepresidente di Amazon Seattle, parla dell’introduzione dei robot nel ciclo di lavoro.

E i robot sono italiani: li produce la Cmc, azienda all’avanguardia del settore con il sistema Cartonwrap, un macchinario in grado di confezionare 6-700 pacchi all’ora proprio per il colosso Amazon, una velocità cinque volte maggiore rispetto a quella garantita da un operaio. La Cmc lavora già per Amazon, ma in queste ore né Giuseppe Ponti né i figli vogliono rilasciare alcuna dichiarazione in merito, «poiché legati da un vincolo di segretezza col cliente».

Un team di 200 persone che fa base a Città di Castello dove «progettiamo, produciamo e serviamo con passione ed entusiasmo soluzioni per il packaging dal 1980», si legge nella presentazione aziendale al grido: «Inspire the future». Ieri l’azienda tifernate aveva i centralini intasati perché Amazon, annunciando l’implementazione dei macchinari, cita proprio Cmc e Città di Castello. Ma la questione riguarda anche le possibili ripercussioni sul capitale umano e sulla tenuta dei livelli occupazionali. Insomma se per l’Umbria è una bella notizia, sul versante americano piovono critiche. Ma Amazon tramite un portavoce dell’azienda ha spiegato: «Stiamo testando questa nuova tecnologia con l’obiettivo di incrementare, accelerare i tempi di consegna e migliorare l’efficienza di tutta la nostra rete. Abbiamo intenzione di reinvestire quanto risparmiato in nuovi servizi per i clienti, così che possano essere creati nuovi posti di lavoro».

«Amazon sta testando tecnologie che fanno pacchi più piccoli con meno spreco di cartone – hanno aggiunto dal colosso dell’e-commerce –. E a coloro che temono la perdita di posti di lavoro diciamo che per noi il principale problema è quello di trovare il personale sufficiente in grado di svolgere il lavoro che abbiamo».