Risate e musical La doppieta del Lyrick

Stasera ad Assisi c’è Alessandro Siani con “Extra libertà”. Cresce l’attesa per “7 spose per 7 fratelli“ con Diana Del Bufalo

Risate e musical La doppieta del Lyrick

Risate e musical La doppieta del Lyrick

Una fantastica doppietta per la stagione “Scopriamo le carte” del Teatro Lyrick che porta in scena, in rapidissima successione, due spettacoli di grande impatto. Si comincia questa sera alle 21.15 con “Extra libertà”, la versione aggiornata dell’ultimo live show messo in scena da Alessandro Siani (foto sopra). Volto amatissimo sul grande schermo con commedie di enorme successo, l’attore e regista torna a calcare le scene con la stand up comedy sul filo rosso delle risate e della libertà: libertà di pensiero, libertà di stampa libertà d’espressione, ma anche la libertà che è stata negata durante la pandemia. In questo progetto live il dialogo con il pubblico diventa fondamentale per affrontare argomenti come la convivenza forzata, il fenomeno delle serie tv, il potere dei social, la politica, l’attualità, la guerra. "E soprattutto – dice – la libertà di pensare e sognare un futuro in cui l’unico antidoto alla frustrazione dei nostri giorni possa essere una dose di gioia pura. La libertà di trascorrere una serata senza pensieri".

La stagione riprende subito dopo con un musical attesissimo: martedì 19 e mercoledì 20, sempre alle 21.15 irrompe “7 spose per 7 fratelli” di Lawrence Kasha & David Landay, tratto dal film della Mgm di Stanley Donen (premiato con l’Oscar alla colonna sonora nel 1955), qui con la regia e coreografie di Luciano Cannito e la direzione musicale di Peppe Vessicchio. Protagonista è Diana Del Bufalo (foto sotto), che dopo tante fiction, cinema e conduzioni tv, è alla sua prima volta in teatro insieme a Baz (Marco Bazzoni, comico, cantante e conduttore tv) e un cast di 20 attori, cantanti, ballerini, con orchestra dal vivo.

"7 spose per 7 fratelli” è un tuffo indietro nel tempo, nell’Oregon del 1850: in una fattoria tra le montagne vivono i sette fratelli Pontipee. Dopo il matrimonio del maggiore, sarà la moglie a doversi prendere cura degli altri fratelli, rozzi montanari rissosi e refrattari all’igiene personale e alle buone maniere, fino a progettare di unire i sei cognati con le amiche del paese. "Si è giocato sull’ironia e la modernità – racconta Diana Del Bufalo –. La versione originale è un po’ maschilista ma Cannito ne ha dato una lettura molto più moderna. Senza cadere in esagerazioni, ha impresso una sua chiave più femminista con riferimento al western stile Quentin Tarantino".

Biglietti in vendita sui circuiti TicketItalia e TicketOne.

Sofia Coletti