Umbria, "Bollette salate e rincari folli: agricoltura ko"

Il caro-energia si ripercuote sull’intera filiera che in Umbria conta circa 16mila aziende. La mazzata pesa anche sul carrello della spesa

Rincari anche nel settore agricolo

Rincari anche nel settore agricolo

Perugia, 25 agosto 2022 - La produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea sugli effetti dei rincari della bolletta energetica. In Umbria il comparto agricolo conta circa 16mila aziende e la situazione è davvero preoccupante anche nella nostra regione dove alle difficoltà delle aziende si sommano quelle economiche delle famiglie, messe a dura prova dai rincari. "L’esplosione del costo del gas – sottolinea Albano Agabiti presidente della Coldiretti Umbria – ha un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui con la siccità ha devastato i raccolti con perdite stima pari a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione. Un mix micidiale che costerà nel 2022 alle famiglie italiane e umbre quasi 9 miliardi di euro soltanto per la spesa alimentare, a causa dell’effetto dell’inflazione che colpisce soprattutto le categorie più deboli. A guidare la classifica c’è la verdura che quest’anno costerà alle famiglie dello Stivale 1,97 miliardi in più – sottolinea Coldiretti -, e precede sul podio pane, pasta e riso, con un aggravio di 1,65 miliardi, e carne e salumi, per i quali si stima una spesa superiore di 1,54 miliardi rispetto al 2021. Se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari".

Anche il presidente di Confagricoltura Fabio Rossi traccia un quadro preoccupante. "I segnali della crisi - racconta Rossi - sono tangibili: le famiglie sono in difficoltà, riducono i consumi e nei carrelli della spesa ci sono meno prodotti dell’ortofrutta. Nel frattempo in campagna è scattata la corsa all’accaparramento della legna. Quest’inverno si tornerà alle stufe e ai camini per riscaldarsi. detto questo, stiamo registrano aumenti che vanno dal 170% dei concimi al 90% dei mangimi al 129% per il gasolio, tanto per fare qualche esempio. L’incremento dei costi delle bollette energetiche delle aziende agricole a fine 2021 - prosegue Rossi - è stato del 120% rispetto all’inizio dello stesso anno. Per il gas, l’aumento si è registrato solo parzialmente nel 2021 (a partire da settembre) e si ritroverà in maniera significativa nel 2022, ma intanto il costo del metano è quasi triplicato. I recenti casi di rallentamento o addirittura di blocco dei cicli produttivi in alcune filiere di trasformazione sono segnali da non trascurare. Per questo chiediamo al Governo misure straordinarie per contrastare il caro bollette per le imprese, oltre che per le famiglie, e per garantire anche la continuità degli strumenti creditizi in questa fase di affanno per le aziende".