
Una piccola discarica domestica risalente a otto secoli fa rivela particolari di grande interesse sulla vita nella Orvieto medievale. Durante la pulizia di una cantina privata in via Pianzola, è venuto alla luce un “butto“ medievale perfettamente integro che ha restituito brandelli di vita quotidiana del 1300. La scoperta è dll’archeologo Francesco Pacelli. I butti rappresentano uno scrigno di reperti che restituiscono una perfetta sequenza cronologica del loro utilizzo, permettendo di ricostruire il vissuto quotidiano, le tendenze artistiche dei ceramisti e i gusti delle diverse committenze orvietane. La struttura ha restituito resti relativi agli scarti alimentari, frammenti relativi a bicchieri di vetro con decorazioni, pesi ponderali in tufo e basalto, catini-colatori in ceramica, fusaiole in ceramica, strumenti in ferro, frammenti di maiolica arcaica decorata in verde ramina e bruno manganese, frammenti di boccali a corpo globulare e catini. Tra le ceramiche spiccano tre contenitori in terracotta ritrovati integri: un boccale globulare con presa nastriforme, un altro globulare a doppia presa nastriforme e un boccale "panata" con beccuccio a imbuto. La struttura del butto è anch’essa perfettamente conservata, non solo nel perimetro di forma ellittica ma anche nella rampa-caditoio sulla muratura perimetrali.