E’ migliorabile la biblioteca?
"Negli ultimi anni sono stati migliorati gli arredi rendendola un luogo più accogliente. E’ un luogo dove ci dovrebbero essere gli spazi anche per il dibattito sui libri, magari delle postazioni con i PC, divanetti. Stiamo lavorando per catalogare i libri: ci sono molti testi non più fruibili perché danneggiati ma che possono essere utilizzati per il caviardage, la scrittura creativa e questi saranno sostituiti da nuove edizioni. Attraverso il progetto “Io leggo perché” la biblioteca viene rifornita ogni anno di nuovi libri cercando di renderla più ricca. Anche le famiglie e alcuni professori donano nuove edizioni".
Ha un luogo preferito di lettura in questa biblioteca?
"No, ma amo andarci soprattutto in estate, quando sono sola e non c’è nessuno nell’istituto, e leggere miti e storie orientali". C’è un libro che le è particolarmente piaciuto?
"La più grande e Il figlio del Mare di Davide Morosinotto".
Quale genere consiglierebbe ai ragazzi?
"Dipende dalla personalità, come ci sentiamo in quel momento della vita e dal tempo che abbiamo per leggere. È necessario sapersi immedesimare nei protagonisti per vivere le loro stesse emozioni".
Le piace il nuovo nome della biblioteca?
"Molto. Mi ricorda quando da bambina la sera leggevo sotto le coperte con la luce di una torcia per non farmi scoprire dai miei genitori che volevano che dormissi".