Processo per la strage dei ragazzi. I familiari ammessi come parti civili

San Giustino, udienza per il terribile incidente del 2022. Due funzionari imputati di omicidio stradale

Processo per la strage dei ragazzi. I familiari ammessi come parti civili

Processo per la strage dei ragazzi. I familiari ammessi come parti civili

Un anno e mezzo dopo quel terribile incidente a San Giustino in cui persero la vita quattro ragazzi giovanissimi, entra nel vivo il processo chiamato a fare luce su eventuali responsabilità dell’ente locale in ordine al mancato guard rail di protezione lungo via Umbra. Nel corso dell’udienza che si è svolta ieri mattina in tribunale a Perugia il giudice Natalia Giubilei ha ammesso i familiari delle quattro vittime come parti civili del processo. I genitori e i parenti prossimi di Natasha Baldacci, Nico Dolfi, Gabriele Marghi e Luana Ballini potranno dunque partecipare al processo come parti offese.

L’udienza di ieri era nell’ambito del procedimento a carico dei due dirigenti del comune di San Giustino del settore lavori pubblici, finiti sotto inchiesta in seguito al drammatico incidente stradale in cui il 3 dicembre del 2022 persero la vita i quattro ragazzi. I familiari di tre delle vittime hanno chiesto inoltre che vengano citati in causa la compagnia assicurativa dell’auto della conducente e il comune di San Giustino per le responsabilità civili (in caso di condanna ed eventuali risarcimenti). Gli imputati sono un ex dirigente di 70 anni residente in provincia di Arezzo (ora in pensione) e un 63enne tifernate: sono accusati dell’ipotesi di reato di omicidio stradale e sono tutelati dagli avvocati Luca Fanfani (di Arezzo) e Vittorio Betti.

I due dirigenti comunali sono ritenuti responsabili dalla Procura di Perugia di aver "violato le norme in materia di circolazione stradale con colpa, consistita in negligenza, imprudenza ed imperizia poichè non curavano la manutenzione di via Umbra, in quanto omettevano di ripristinare idonea barriera stradale di sicurezza, rimossa successivamente all’incidente avvenuto il primo aprile 2018, quale necessario dispositivo a protezione della pila del ponte lungo la strada". Quindi avrebbero concorso all’esito drammatico dell’incidente. Le parti civili sono assistite dagli avvocati Leonardo Gabrielli, Marco Nicastro, Eugenio Zaganelli, Gloria Cangi e Riccardo Vantaggi. Il giudice ha quindi rinviato l’udienza, si torna in aula il 4 giugno prossimo.

Cristina Crisci